Toscana

Maltempo, i volontari di Anpas Toscana ricostruiscono il Parco della Pace a Sant’Anna di Stazzema

Due giorni di lavoro, con l’obiettivo di svolgere lavori di ripristino per quanto riguarda la Via Crucis, il piazzale del parcheggio e alcuni sentieri della memoria. Tutto è partito da una lettera del presidente di Anpas Toscana, Attilio Farnesi al sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, per dare la disponibilità dei volontari a intervenire.

“Dopo l’impegno in altre realtà della Toscana colpite dal vento – si legge nella lettera del presidente Farnesi – per portare solidarietà ed un aiuto concreto alle tante persone che hanno perduto o hanno visto danneggiati tetti delle proprie case o hanno visto le loro aziende devastate. Non potevamo rimanere indifferenti a ciò che è accaduto a Sant’Anna di Stazzema dove non solo è rimasto ferito un territorio, ma anche un luogo simbolo della memoria comune non solo della Toscana, ma anche dell’Italia e dell’Europa. Le nostre associazioni vorrebbero fare qualcosa di concreto per aiutare il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema a svolgere di nuovo nel più breve tempo possibile il proprio compito di accoglienza di migliaia e migliaia di giovani e di formazione alla pace”.

L’appello è stato accolto, e domani i volontari, coordinati dal responsabile di protezione civile delle Pubbliche Assistenze Toscane, Andrea Lavecchia, si metteranno al lavoro. “In queste ore difficili per il nostro territorio – hanno dichiarato il Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, e l’assessore Egidio Pelagatti alla protezione civile – abbiamo sentito il calore di tutta la comunità della Toscana che si è riconosciuta seppure duramente colpita, nel danno alla memoria causato dal vento che si è abbattuto su sant’Anna di Stazzema il Paese vittima della furia dei nazifascisti del 12 agosto 1944 e sede del Parco Nazionale della pace, un luogo che racchiude in sé tutti i cittadini e le istituzioni che lavorano per costruire sulla memoria dolorosa del nostro passato comune, la speranza di un mondo senza più guerre”.