Cultura & Società

Maggio musicale, al nuovo auditorium “Zubin Mehta” di Firenze arriva “L’amico Fritz”

Alla guida del Coro e dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino il maestro Riccardo Frizza, la regia è di Rosetta Cucchi. Al loro fianco una compagnia di canto di grande interesse: Charles Castronovo, al suo debutto al Maggio, è Fritz Kobus, Salome Jicia è Suzel, Teresa Iervolino interpreta Beppe lo zingaro, mentre il ruolo di Davide il rabbino è interpretato da Massimo Cavalletti. Con loro Dave Monaco, Francesco Samuele Venuti e Caterina Meldolesi. In questo nuovo allestimento scene e costumi sono curati da Gary McCann, le luci da Daniele Naldi.  Il maestro del Coro è Lorenzo Fratini.

La commedia lirica in tre atti che al Maggio verrà rappresentata senza intervalli e della durata complessiva di circa un’ora e mezza, è stata messa in scena, per le stagioni del Maggio, solo in due occasioni precedenti, la prima nel 1939, e torna a Firenze dopo ottantun’anni dall’ultima rappresentazione: era infatti il maggio del 1941 quando L’amico Fritz è andato in scena per l’ultima volta, diretto dallo stesso Pietro Mascagni con la regia di Celestino Celestini.

 

Altre quattro le recite previste in cartellone: il 3 e il 9 marzo alle ore 20, il 6 marzo alle ore 15:30 e il 12 marzo alle ore 18.

 

Dopo il successo di Cavalleria rusticana, Pietro Mascagni già pensa a nuovi soggetti da mettere in musica. L’iniziale progetto de I Rantzau, ispirato a un romanzo di Emile Erckmann e Alexandre Chatrian, viene momentaneamente accantonato per L’amico Fritz, una commedia sentimentale dei medesimi autori caldeggiata dall’editore Sonzogno che già ne aveva ordinato la riduzione librettistica ad Angelo Zanardini. Ma il libretto approntato da Zanardini non piace al compositore e così si rende necessario l’intervento del letterato Angelo Daspuro prima, e dei fidati Guido Menasci e Giovanni Targioni-Tozzetti poi. Mascagni inizia a lavorare all’opera nell’inverno del 1891 completandola in tempo per il debutto al Teatro Costanzi di Roma il 31 ottobre dello stesso anno. Il successo della prima rappresentazione tuttavia non salva L’amico Fritz da un destino accidentato fatto di pareri e giudizi contrastanti. Primo fra tutti quello di Giuseppe Verdi, che biasimò le troppe dissonanze e i continui cambiamenti di tempo in partitura e stroncò il libretto. In verità Mascagni aveva deliberatamente scelto il soggetto dell’Amico Fritz, dove l’azione è pressoché inconsistente, proprio per far risaltare la sua musica. Una musica fresca, dai toni affettuosi e adatta ai buoni di cuore – come la definì lo stesso autore – che tratteggia con mano leggera il piccolo idillio amoroso di Fritz Kobus, scapolo impenitente del paese, e dell’incantevole Suzel, figlia del suo fattore che lo farà innamorare.

 

Riccardo Frizza torna al Maggio nel volgere di breve tempo, dopo aver diretto le recite di Rigoletto di Giuseppe Verdi andato in scena nell’ottobre 2021 per la regia di Davide Livermore. Parlando della struttura musicale dell’opera di Mascagni il maestro Frizza ha sottolineato di quanto importante sia stato il lavoro musicale del compositore livornese, soprattutto in relazione al libretto stesso dell’opera: “Lavorando su un libretto ‘debole’ da un punto di vista drammaturgico si cimenta in tante novità musicali: ci sono moltissimi cambi di tempo, melodie che si ripetono spesso con accenti spostati. È davvero un’opera di sperimentazione, che porta con sé alcune melodie che poi verranno in futuro riprese da Giacomo Puccini nella Manon Lescaut e addirittura ne La Bohème”.

Continuando nella sua analisi, Riccardo Frizza ha inoltre parlato del lavoro svolto con la regista, Rosetta Cucchi: “Rosetta è una musicista e questo fa sì che riesca a riconoscere tutte le sfumature musicali dell’opera, riuscendo a costruire un’esibizione molto piacevole basata sulla musica: lo spettacolo è ambientato a New York prima e in una tipica winery americana poi; la messa in scena è molto ben congegnata, con cambi di scena rapidi e consente, in uno spazio contenuto, di mettere in relazione tutti i personaggi”.

Per Riccardo Frizza la prima recita de L’amico Fritz segnerà inoltre il suo esordio sul podio del nuovo auditorium Zubin Mehta: “Per me lavorare in questa nuova sala è stato veramente piacevole: nonostante le dimensioni leggermente ridotte dell’organico orchestrale e della buca dell’orchestra, l’acustica perfetta e la vicinanza che c’è fra gli artisti sul palcoscenico e il direttore ci hanno permesso di sfruttare molto i ‘colori’ musicali dell’opera, soprattutto per quello che riguarda le voci, aiutandoci inoltre a essere molto precisi in alcuni passaggi musicali talvolta molto complessi”.

Rosetta Cucchi, che torna al Maggio dopo aver curato la regia di Risurrezione di Franco Alfano, andata in scena nel gennaio 2020 con la direzione di Francesco Lanzillotta, è anche lei al suo debutto nell’auditorium ‘Zubin Mehta’: “È il mio primo spettacolo in questa nuova sala, e devo dire che l’acustica è davvero impressionante. La storia che cerchiamo di raccontare è lieve, leggera, quasi alla Italo Calvino possiamo dire: una leggerezza che però tutto vuol dire fuorché superficialità. Abbiamo deciso di dare come sfondo alla vicenda le lontane Americhe, quasi come se fosse un lontano richiamo ai film di Woody Allen o al film di Norman Jewison Stregata dalla luna”.

 

Sul palcoscenico, nel ruolo del protagonista Fritz Kobus, Charles Castronovo, al suo debutto assoluto sulle scene del Maggio: riconosciuto a livello internazionale come uno dei migliori tenori della sua generazione, Castronovo ha cantato nella maggior parte dei teatri più importanti del mondo come la Royal Opera House, il Covent Garden, l’Opera di Stato di Vienna, l’Opera di Stato di Berlino, l’Opera di Parigi, la Bayerische Staatsoper e ai Festival di Salisburgo e di Aix en Provence. Il suo repertorio spazia dai grandi ruoli tenorili di Mozart in Don Giovanni, Così fan Tutte e Die Zauberflöte, a Edgardo in Lucia di Lammermoor, Nemorino ne L’Elisir d’Amore e Alfredo ne La Traviata. Nelle ultime stagioni Castronovo ha anche ottenuto ampi consensi per le sue interpretazioni nel ruolo del protagonista in Faust, Romeo in Romeo et Juliette, il Duca in Rigoletto, Rodolfo in La Bohème e Tom Rakewell in The Rakes Progress. Ha recitato nel ruolo del protagonista de Il Postino di Daniel Catan al fianco di Placido Domingo nella prima mondiale dell’opera a Los Angeles, così come a Parigi e Santiago.

Al suo fianco, nel ruolo di Suzel, la giovane figlia del fattore, il soprano Salome Jicia che torna sulle scene del Maggio dopo il suo debutto assoluto, avvenuto nel maggio del 2019 con La straniera di Vincenzo Bellini diretta da Fabio Luisi per la regia di Mateo Zoni. Ha vinto molti premi e riconoscimenti come il Grand-Prix al “Festival Internazionale di Musica” in Turchia, il primo premio al “Concorso Internazionale di Canto” in Armenia e il primo premio nel “Concorso internazionale di canto Lado Ataneli” nel 2012 ed è una presenza costante nei cartelloni di importanti teatri internazionali come l’Opera di Roma, la Royal Opera House di Londra e il Teatro Bolshoi di Mosca. È stata Aspasia in Mitridate re di Ponto di Wolfgang Amadeus Mozart; Rosina ne La finta semplice sempre di Mozart e la Contessa di Foleville ne Il viaggio a Reims di Gioacchino Rossini.

Ha anche cantato in Semiramide al Tchaikovsky Concert Hall Festival a Mosca e al “Festival Internazionale dell’Opera di Alejandro Granda” a Lima, in Perù.

Teresa Iervolino sarà invece Beppe, lo zingaro: diplomatasi nel 2011 presso il conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, già nel 2008 aveva iniziato ad esibirsi in una serie di concerti lirico-sinfonici nel territorio campano e nel 2010 è vincitrice del terzo premio al concorso lirico internazionale “Città di Ravello”. Nel 2012 si qualifica al 63° concorso per giovani cantanti lirici d’Europa 2012 ASLICO come vincitrice esordiente e con quella Istituzione si esibisce in vari spettacoli. Nel 2012 è vincitrice del primo premio al Concorso lirico Internazionale “Città di Bologna” e dei Premi speciali “Gigliola Frazzoni” e “Anselmo Colzani”. In occasione del Concorso “Città di Bologna” segue, inoltre, un corso tenuto dal Soprano Cinzia Forte e dal regista Francesco Micheli. Successivamente è vincitrice del primo premio al “Concorso lirico Internazionale Salicedoro” 2012, e al Concorso lirico Internazionale “Maria Caniglia” 2012, e vince l’As.Li.Co. 2013 per il ruolo di Tancredi e il primo premio al Concorso Internazionale Etta Limiti. Recentemente, sulle scene del Maggio, è stata fra le protagoniste della Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti, andata in scena nel settembre 2021 diretta da Michele Gamba per la regia di Cesare Lievi.

Massimo Cavalletti, che recentemente al Maggio è stato fra i protagonisti de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini andato in scena nell’ottobre del 2020 diretto da Michele Gamba per la regia di Damiano Michieletto, interpreta il ruolo di Davide il rabbino, il quale cercherà in tutti modi di far confessare l’amore che Fritz e Suzel provano segretamente l’uno per l’altra. Fra i più apprezzati baritoni della sua generazione, sin dal suo debutto avvenuto nel 2004 Cavalletti ha rapidamente conquistato i più prestigiosi teatri d’opera e festival internazionali, fra cui il Metropolitan Opera di New York, il Teatro alla Scala, il Royal Opera House Covent Garden, la Staatsoper di Vienna, la Staatsoper di Berlino, l’Opera di Zurigo e il Festival di Salisburgo.

Dave Monaco interpreta invece il ruolo di Federico, uno dei due compagni di avventure di Fritz: il giovanissimo tenore, classe 1996, muove i primi passi da corista, debuttando con il Gran Coro Lirico Siciliano in Nabucco, Aida, Rigoletto e Norma. Nel 2018 vince il Concorso Internazionale ‘Giovani Talenti Per la Lirica, Premio Ettore Campogalliani’ e il Premio ‘Mietta Sighele’ alla XXV Edizione del “Concorso Internazionale Riccardo Zandonai” di Riva del Garda. Da novembre 2018 entra a far parte dello “Young Artist Program” del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; dove si perfeziona con Richard Barker, Leone Magiera, Bruno De Simone e Jessica Pratt. Recentemente al Maggio è stato fra i protagonisti dello spettacolo svolto in collaborazione con Venti Lucenti L’elisir d’amore per i bambini, diretto da Gianna Fratta per la regia di Grischa Asagaroff. Completano il cast due giovani artisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino: Francesco Samuele Venuti nel ruolo di Hanezò, l’altro amico fidato di Fritz, e Caterina Meldolesi nel ruolo di Caterina, la governante.

 

La locandina:

 

L’AMICO FRITZ

di Pietro Mascagni

 

Commedia lirica in tre atti di P. Suardon (pseudonimo di Nicola Daspuro)

con interventi di Pietro Mascagni, Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dal romanzo L’ami Fritz di Émile Erckmann e Alexandre Chatrian

Musica di Pietro Mascagni

Edizione: Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali

Nuovo allestimento

Maestro concertatore e direttore Riccardo Frizza

Regia Rosetta Cucchi

Scene e costumi Gary McCann

Luci Daniele Naldi

 

Suzel, giovane figlia del fattore di Fritz Kobus: Salome Jicia

Fritz Kobus, giovane e ricco possidente: Charles Castronovo

Beppe, lo zingaro: Teresa Iervolino

David, rabbino: Massimo Cavalletti

Federico, amico di Fritz: Dave Monaco

Hanezò, amico di Fritz: Francesco Samuele Venuti

Caterina, governante di Fritz: Caterina Meldolesi

Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Assistente regista Davide Gasparro

Assistente scenografo Eleonora Peronetti

Assistente costumista Gabriella Ingram

 

Figuranti speciali: Daria Dmitrieva, Elena Barsotti, Maria Lucia Bianchi, Sara Silli, Giacomo Casali, Leonardo Cirri, Giampaolo Gobbi, Emanuele Marchetti, Domenico Nuovo, Francesco Pacelli

Allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Con sopratitoli in italiano e inglese a cura di Prescott Studio, Firenze

 

Prezzi:

 

Settore D: 30€

Settore C: 60€

Settore B: 120€

Settore A: 160€