Cultura & Società
Maggio Fiorentino: il 13 settembre concerto inaugurale “Bentornati al Maggio!”
Al via la nuova stagione con un concerto di festa, basato interamente sulle composizioni di Mozart e offerto al pubblico a prezzi speciali. Sul podio della Sala Grande il direttore emerito Zubin Mehta
Ricomincia con il concerto dal titolo evocativo Bentornati al Maggio!, la stagione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino che inaugura la programmazione da settembre a fine anno. Alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio, sul podio della Sala Grande – mercoledì 13 settembre ore 20 – il direttore emerito a vita Zubin Mehta, proporrà al pubblico un gioioso, brioso, ma anche solenne programma tutto mozartiano, con l’esecuzione dell’ouverture di Le nozze di Figaro, della sinfonia in re maggiore K. 385, conosciuta come Haffner e per chiudere la Krönungsmesse (Messa dell’Incoronazione) in do maggiore K. 317 per soli, coro e orchestra. Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini.
In locandina, dunque, un programma interamente dedicato alle composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart, di cui il maestro Mehta è fra i più esperti e autorevoli interpreti al mondo: in apertura l’ouverture di Le nozze di Figaro, prima delle tre celeberrime opere scritte dal genio di Salisburgo in collaborazione con Lorenzo Da Ponte: composta fra l’autunno del 1785 e la primavera del 1786, l’opera debuttò al Burgtheater di Vienna il 1° maggio del 1786 ottenendo, fin da subito, un successo assolutamente strepitoso.
Segue poi la Sinfonia in re maggiore K. 385, conosciuta come Haffner: questo nome è dovuto alle circostanze che ne videro la nascita. Nell’estate del 1782 Mozart, impegnato con la messa in scena di Entführung aus dem Serail fu chiamato da Salisburgo per la composizione di quella che doveva essere una serenata. L’invito arrivava da Sigmund Haffner che, in passato, quando ricopriva l’incarico di borgomastro della città, aveva già commissionato a Mozart una serenata (la K. 250) in occasione delle nozze della figlia. I rapporti cordiali tra le due famiglie indussero il compositore, nonostante i suoi impegni, a scrivere questa nuova composizione, eseguita per la prima volta al Burgtheater nel marzo del 1783.
Chiude il concerto un’altra delle più celebri composizioni mozartiane, la Krönungsmesse (Messa dell’Incoronazione) in do maggiore K. 317 per soli, coro e orchestra, scritta fra la fine del 1778 e l’alba del 1779, a seguito di un periodo movimentato per Mozart dove egli viaggiò fra le città di Monaco, Augusta, Mannheim e Parigi per poi, infine, tornare nella natìa Salisburgo. A dispetto di quanto si credeva fino agli inizi del ‘900 – ossia che la messa fosse stata composta per celebrare l’anniversario dell’incoronazione di una immagine della Vergine venerata nella basilica di Maria Plain a Salisburgo – questa fu invece probabilmente composta per la Cattedrale di Salisburgo dove venne eseguita la domenica di Pasqua del 4 aprile 1779. Venne poi proposta nel 1792, a Francoforte sul Meno, in occasione delle celebrazioni per l’incoronazione di Francesco II a Imperatore: prese però il nomignolo di Krönungsmesse soltanto nei primi anni del XIX secolo, alla corte imperiale di Vienna, dove era spesso utilizzata nei servizi religiosi solenni.
Nel corso dell’esecuzione della Krönungsmesse, le voci soliste sono quelle di quattro talenti dell’Accademia del Maggio: Rosalia Cid, fra le protagoniste del Falstaff andato in scena durante l’85°Festival del Maggio; Xenia Tziouvaras, Lorenzo Martelli e Lodovico Filippo Ravizza, tutti e tre fra i protagonisti della Carmen, sempre diretta dal maestro Mehta, andata in scena lo scorso marzo 2023.