«L’11 luglio 1536 la Vergine Maria si degnò di apparire ad una pastorella di nome Marietta in località Combarbio di Anghiari» con queste parole il decreto vescovile del 1987, riconoscendo la veridicità delle apparizioni al Carmine di Anghiari, eleggeva sotto la diretta giurisdizione del Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro sul Santuario del Carmine di Anghiari, identificandolo nel contempo come santuario mariano della Valtiberina.A 470 anni dall’apparizione della Madonna nei pressi di Anghiari, il santuario, che il popolo anghiarese eresse a tempo di record sotto l’indicazione della stessa Madonna, e che è stato riaperto l’anno scorso dopo diversi anni di lavori a causa del terremoto, tornerà ad essere affollato dai fedeli della Valtiberina che ogni anno salgono al Carmine nell’anniversario della prodigiosa manifestazione mariana.Sempre l’anno scorso, nell’occasione della riapertura della Santuario, fece ritorno anche la miracolosa immagine della Madonna, riprendendo la sua tradizionale collocazione al di sopra dell’altare maggiore.Martedì 11 luglio, giorno dell’apparizione è prevista la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, assieme a tutti i sacerdoti e le comunità parrocchiali della Valtiberina, alle ore 21. A precedere la celebrazione sarà il pellegrinaggio dei fedeli delle parrocchie di Anghiari, a cui, nel tratto conclusivo, si unirà anche il Vescovo diocesano Bassetti che poi presiederà la liturgia.Una celebrazione di sera, quindi, come di sera fu la grandiosa processione che dopo tre anni dalla prima apparizione traslò l’immagine con cui la Madonna stessa chiese di essere venerata, e davanti alla quale, nel corso dei secoli, si sono ripetuti episodi di miracolose guarigioni.Insomma, ancora una volta l’intera vallata si inginocchierà ai piedi della Vergine che resta per Anghieri ma anche per la Valtiberina una guida sicura e un faro che orienta le vita di chi si affida a Lei con devozione e raccoglimento.