Cultura & Società

«L’ultimo giorno del pastore», il racconto breve di Lorenzo Maffei

Si tratta di un testo asciutto, dolce e insieme ribelle, bizzarro. Leggerlo sarà una vera sorpresa, è una storia evocativa che scuote nel profondo. Solo apparentemente sembra leggera o d’altri tempi. Il filo conduttore? Scardinare la realtà, cercare la liberazione nell’essenziale, nella nudità e nei bisogni primari. Trovare il tempo di leggerlo è un invito a riscoprire un po’ di umanità e a provare a vedere la meraviglia e il prodigio che costellano le esistenze più semplici. «Leggerlo d’un fiato genererà sogni ribelli» assicura l’autore. Non resta che leggerlo.

Per maggiori informazioni c’è anche il sito della casa editrice: http://www.oakmond-publishing.com.