TSD Arezzo
L’udienza generale di Papa Francesco – 13.11.2013

Il battesimo è la “porta della fede e della vita cristiana”, è la “carta d’identità del cristiano”, il suo “atto di nascita”. A ricordarlo è stato il Papa, che nella catechesi dell’udienza generale di oggi si è soffermato sull’articolo del Credo attraverso il quale ogni domenica facciamo la nostra professione di fede, noi affermiamo: “Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati”. E ai fedeli, è tornato a chiedere, come aveva fatto in occasione di un’altra udienza: “Chi di noi si ricorda la data del suo battesimo?”. “Sono pochi”, ha constatato Papa Francesco scrutando le mani che si sono alzate, tra la folla di circa 45mila persone — riferisce la Prefettura della Casa Pontificia — radunatasi oggi in piazza S. Pietro, nonostante il cielo minaccioso di pioggia. “Oggi, quando tornate a casa — la richiesta rinnovata dal Papa — domandate: in quale giorno sono stato battezzato? Cercate: questo è il secondo compleanno”, perché c’è “il compleanno della vita” e il “compleanno della Chiesa”, cioè il nostro “giorno di nascita nella Chiesa”. “Cercate il giorno nel quale io sono nato — ha detto il Papa ai fedeli — per ringraziare Gesù perché ci ha aperto la porta nella Chiesa”.
“Il battesimo è un fatto del passato, o è presente in ogni momento? Ti senti forte, con la forza che ti dà Gesù Cristo, con lo Spirito Santo, o ti senti giù?”. Lo ha chiesto il Papa, nell’ormai consueto dialogo a braccio con i fedeli, durante l’udienza: “Ti senti illuminato? Sei un uomo che dona luce o un uomo, o una donna, oscuro?”, ha proseguito, soffermandosi sul battesimo come “immersione spirituale nella morte di Cristo, dalla quale si risorge con Lui come nuove creature”, e come “lavacro di rigenerazione e di illuminazione”. “Per questo — ha spiegato — ai genitori si dà una candela accesa nel battesimo”. Altro tema della catechesi, lo stretto legame tra il sacramento del battesimo e quello della penitenza: la confessione, ha spiegato il Papa, è come un “secondo battesimo”, che rimanda sempre al primo per consolidarlo e rinnovarlo”. “Il giorno del nostro battesimo — ha detto Papa Francesco — è il punto di partenza di un cammino di conversione che dura tutta la vita e che è continuamente sostenuto dal sacramento della penitenza”. “Quando andiamo a confessarci, delle nostre debolezze, dei nostri peccati — ha aggiunto il Papa a braccio — andiamo a chiedere perdono a Gesù, ma pure a rinnovare il nostro battesimo: è come festeggiare in ogni confessione il giorno del battesimo”. La confessione, allora, “non è una seduta in una sala di lettura, è una festa per festeggiare il giorno del battesimo”.