Lucca
Lucca: tra vecchio e nuovo ospedale
Il S. Luca, il nuovo Ospedale di Lucca, secondo i ben informati, aprirà i battenti tra marzo e aprile, con un mese o poco più di ritardo rispetto a quanto preventivato. È in fase di ultimazione il collaudo, e i tempi dipendono proprio dalla ditta che lo sta effettuando. Resta solo da stigmatizzare che in dieci anni nessuno nelle amministrazioni comunali abbia risolto la questione della viabilità attorno alla nuova struttura.
Tutto da vedere cosa accadrà all’ex Campo di Marte, il vecchio ospedale di Lucca, comunque tuttora in attività e in attesa del trasferimento. Anche qui da dieci anni, nessuno degli Enti locali ha affrontato davvero la questione, ponendo le basi per un nuovo uso degli spazi a favore della città. Solo ora sembra smuoversi qualcosa. Parliamo, per capirsi, di oltre 20 mila metri quadrati di superficie coperta, cioè di edifici. Una parte, circa un terzo, rimarrà dell’Asl2 di Lucca. Gli altri due terzi (circa 14 mila metri quadrati) saranno alienati dall’Asl2 a beneficio della comunità lucchese.
Ma andiamo per gradi.
Il terzo che rimarrà dell’Asl2 ospiterà una «Cittadella della Salute». I progetti sono pronti. E questa sembra essere l’unica cosa certa. Qui sorgeranno, oltre ad alcune strutture direzionali, una serie di servizi di non poco conto: tra i quali il centro prelievi, ambulatori di vari settori (dermatologia, urologia, oculistica, medicina sportiva …), e uno spazio fondamentale dedicato alle cure intermedie e al ricovero ospedaliero in media intensità di cure. Questa «Cittadella della Salute», fanno sapere dall’Asl2, potrà sorgere in edifici già esistenti da adeguare alle nuove necessità o, allo stesso costo, in un edificio che potrebbe sorgere al posto di quelli dove ora si trovano la mensa, la lavanderia e i magazzini.
Per ciò che riguarda invece i restanti due terzi, le ipotesi sul tavolo sono molte. Come molte le polemiche che hanno preso la via del duro contrasto politico. In particolare il confronto tra Provincia e Comune di Lucca si è alzato di livello, rischiando di cospargere il percorso di riqualificazione dell’ex Campo di Marte con ostacoli che non fanno bene a nessuno. A fianco di molti distinguo sulla destinazione degli edifici, il presidente Baccelli invita a non perdere tempo e a decidere in fretta, favorendo un accordo di massima tra gli Enti locali. Tambellini ritiene opportuno invece un iter burocratico che investa anche la normativa attuale, che ad oggi (da anni!) prevede comunque un uso solo sanitario anche per i due terzi che restano fuori dalla «Cittadella della Salute».
Il direttore generale dell’Asl2, Antonio D’Urso, interpellato, non vuole entrare nel merito dell’utilizzo di questi due terzi dell’ex Campo di Marte, tanto meno nelle polemiche politiche. Ma si dice contento che Lucca «abbia accolto l’invito che avevo fatto nei mesi scorsi a promuovere una valorizzazione del Campo di Marte. È questa infatti un’opportunità da non sprecare». Eppure però non manca di fare un auspicio: «ritengo fondamentale un utilizzo adeguato di questa ampia porzione dell’area, in maniera da sviluppare sinergie positive con la Cittadella della Salute».
D’Urso tiene anche a precisare che ha avuto modo di sottolineare più volte che resta «a disposizione del Sindaco di Lucca, del Presidente della Provincia, del Presidente della Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, per fornire un contributo alla valutazione di tutte le proposte che verranno avanzate». Di più, dice di aver dato mandato all’Ufficio Tecnico dell’Asl2 «di entrare nel dettaglio e a collaborare con gli Enti cittadini per stabilire la fattibilità delle varie ipotesi progettuali che saranno presentate».
L’attore principale è, e non può essere altrimenti, il Comune di Lucca che ha aperto alla possibilità di un confronto con la cittadinanza per arrivare a scelte il più possibile condivise. La prima tappa sarà però istituzionale. Il 30 gennaio il Sindaco di Lucca a Palazzo Orsetti tenterà di iniziare un percorso condiviso con il presidente della conferenza dei sindaci Del Ghingaro, il presidente della Provincia Baccelli, i parlamentari Marcucci e Giannini, i consiglieri regionali Pellegrinotti, Remaschi e Del Carlo.