Toscana

Lucca, torna il Festival del Volontariato per ricostruire l’Italia della solidarietà

Conto alla rovescia per l’avvio dell’edizione 2017 del Festival Italiano del Volontariato organizzato a Lucca dal Centro Nazionale per il Volontariato e dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione. A presentare il programma dell’evento è stato questa mattina il presidente del Cnv Edoardo Patriarca nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Stampa della Camera dei Deputati.

«Il Festival -ha detto Patriarca- è diventato un evento imprescindibile nel panorama civile del nostro Paese. Vogliamo affermare con forza che l’Italia ha bisogno di ricostruire prima di tutto la sua anima: quell’anima positiva, accogliente, solidale e speranzosa che per diverse generazioni ha fatto in modo che il Paese crescesse non solo nella sua dimensione economica, ma anche in quella sociale. Come ogni anno dal Festival di Lucca verranno lanciate idee e pratiche che fanno bene al Paese, con l’ambizione di renderle visibili e replicabili. Saranno con noi esperti e testimoni di primo piano che ci aiuteranno a focalizzare le urgenze e le azioni per la ricostruzione».

Accanto a Patriarca alla conferenza stampa sono intervenuti esponenti di realtà che collaborano in qualche forma al Festival: il coordinatore di Anteas Lab Massimiliano Colombi, Federica Cicala, del Dipartimento Campagne e Programmi in Italia di Oxfam in rappresentanza anche dell’Associazione Ong Italiane, Primo Di Blasio della Focsiv ha presentato il progetto di realizzazione del Festival del Volontariato in Burkina Faso. 

Quella del 2017 è la settima edizione del Festival Italiano del Volontariato: un evento nazionale che solo negli ultimi 4 anni, da quando si svolge nel centro storico di Lucca, ha superato le 100 mila presenze. Al centro della proposta culturale del Festival Italiano del Volontariato c’è la visione del volontariato come paradigma valoriale di ricostruzione del Paese. Il volontariato inteso non come un settore, puro ambito di attività extralavorativa, ma come un modo di vivere la vita sociale, di dare un senso concreto alla democrazia.

L’inaugurazione del Festival sarà il 12 maggio alle 9.30 con la Cerimonia dell’Alzabandiera il taglio del nastro e saluti delle autorità. Protagonisti per i tre giorni del Festival saranno i giovani: centinaia di studenti delle scuole superiori e i giovani del servizio civile saranno coinvolti il 12 e 13 maggio in eventi, workshop, laboratori realizzati anche insieme alle associazioni fra cui l’associazione Ridolina. Per i tre giorni dell’evento sarà possibile visitare i 200 migliori scatti di «Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano» il progetto fotografico collettivo realizzato da Fiaf – Federazione italiana associazioni fotografiche, Cifa – Centro italiano per la fotografia d’autore e CSVnet.

Alla sessione inaugurale -Ricostruire l’anima dell’Italia- interverrà il Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli. Dopo l’intervento di Gabrielli ci saranno le lezioni di Leonardo Becchetti, dell’Università di Roma Tor Vergata, Giuliano Volpe, Presidente Consiglio Superiore Beni Culturali e Paesaggistici e Alessandro Rosina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nel pomeriggio del 12 la sessione «Profit-non profit: contaminazioni per ricostruire il tessuto sociale» con tre momenti di approfondimento: il primo, moderato dall’editorialista del Sole 24 Ore Elio Silva vedrà ospiti esponenti di aziende leader nella responsabilità sociale di impresa come Manfrotto, Ibsa Farmaceutuci Italia, Banco BPM. La seconda sessione sarà dedicata al tema dell’impresa sociale con ospiti il sottosegretario al Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali Luigi Bobba e Mario Calderini del Politecnico di Milano. A moderare sarà il giornalista Luca Mattiucci (Corriere della Sera).

La terza sessione infine sarà dedicata alla forza rigeneratrice delle benefit corporation con le più importanti b corp del panorama italiano. La prima giornata finirà con il convegno dell’Avis Nazionale «Ricostruire relazioni» a cui parteciperà, tra gli altri, il presidente dell’Avis Comunale di Amatrice Francesco Di Marco. Nel pomeriggio anche la presentazione da parte del Centro Servizi al Volontariato della Città Metropolitana di Milano del manuale per la gestione dei volontari nei grandi eventi.

Sabato 13 maggio l’incontro dei giovani del servizio civile, e aperto a tutti, con il Premio Strega Edoardo Albinati («Crescere dentro quale società?») e spazio ai temi della comunicazione e dell’informazione sociale con il convegno accreditato per la formazione continua dei giornalisti che vedrà gli interventi dei giornalisti Luca Frati, Vittorio Di Trapani, Giovanna Rossiello, Alberto Chiara e di Marina Ladduca di Socialstars. Spazio anche al primo grande evento dell’Istituto Italiano della Donazione in vista del Giorno del Dono – DonoDay 2017 con «Educare al dono» che vedrà il presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo confrontarsi con i ragazzi delle scuole lucchesi che hanno aderito al Giorno del Dono.

Ma il 13 maggio sarà anche la giornata della Protezione Civile con diversi eventi nell’arco della giornata e protagonisti esponenti delle maggiori associazioni di protezione civile del panorama nazionale e l’esercitazione di protezione civile in piazza Grande dalle 18. Sempre nel pomeriggio del 13 maggio i convegni dedicati al volontariato carcerario, in collaborazione con il Seac, l’invecchiamento attivo, con la collaborazione di Auser, Ada e Anteas, lo sport e la comunicazione sociale con l’Associazione Ong Italiane (AOI).

Domenica 14 maggio la giornata finale con eventi di animazione in piazza e in tutto il centro storico di Lucca. Informazioni su www.festivalvolontariato.it

Nel corso della conferenza stampa Valentina Signorello di CSA – Centro Statistica Aziendale ha presentato i risultati di un’indagine sugli italiani e il volontariato realizzata in collaborazione con la Fondazione Volontariato e Partecipazione. L’indagine è stata condotta sul un panel che accoglie al suo interno più di 2.000 famiglie, rappresentative della popolazione italiana, con un campione di oltre 4.000 rispondenti.

Rispetto al volontariato degli italiani, i dati CSA – FVP confermano una tenuta dell’impegno misurato in precedenti indagini: l’11,3% afferma di svolgere attività di volontariato quotidianamente (2,4%) o saltuariamente (8,9%), mentre il 77,1% non ha mai svolto tali attività. Il 36% dei rispondenti positivamente afferma di fare volontariato essendo iscritto ad un’associazione, mentre il 58,6% definisce il suo volontariato privo di adesione ad associazioni (individuale) e il 5,4% risponde di impegnarsi in entrambe le modalità.

La rilevazione ha indagato anche il grado d fiducia dei cittadini nei confronti del volontariato e delle donazioni benefiche. Il 63,8% degli italiani non ha mai partecipato all’attività delle associazioni, nemmeno attraverso un minimo sostegno economico. Il 36,2 invece le sostiene o le ha sostenute. E lo ha fatto in maggioritariamente tramite donazioni in determinate occasioni o ricorrenze (68,1%), gli sms solidali (39,2%), l’acquisto di gadget, regali o bomboniere (23,7%), donazioni mensili ricorrenti con addebito su conto corrente (15,1%) o donazioni online o tramite social media (8%).

Ma la maggioranza degli italiani si fida poco della solidarietà: più della metà (52%) ritiene che i soldi delle donazione benefiche vengano raramente utilizzate secondo i fini dichiarati e il 15,7% sostiene che questo non accada mai. Quasi metà degli italiani, il 44% crede che i soldi donati per il terremoto non siano stati usati correttamente, ignorando che tali donazioni, come ricordato a più riprese dalla Protezione Civile, serviranno per la ricostruzione e non per l’emergenza, coperta dallo Stato. Fare volontariato aumenta invece la fiducia: due italiani su tre che fanno volontariato sono convinti che i soldi delle donazioni vadano a buon fine e più della metà dei volontari ha fiducia nell’utilizzo dei fondi per il terremoto.

La ricerca CSA/FVP ha indagato anche la percezione degli italiani rispetto alle categorie sociali che necessitano prioritariamente di aiuto: in cima alla classifica (la risposta era multipla in ordine di priorità) si piazzano i poveri e nuovi poveri (è la priorità per il 76,5%), poi i disabili (43,2%), gli animali (17,6%), immigrati (13,3%), carcerati (4,9%) e i terremotati (1,6%).