Toscana

Lucca, Tambellini ci riprova, ballottaggio probabile

Ben 8 candidati sindaco, per un totale di 19 liste collegate composte da 537 aspiranti consiglieri comunali. Numeri altissimi per un Comune come quello di Lucca, sui 90mila abitanti con circa 70mila aventi diritti al voto. Niente a che vedere con gli 11 candidati sindaco di 5 anni fa. Ma il dato è che permane la frammentazione delle proposte amministrative ed evapora l’identificazione centrodestra-centrosinistra con liste e candidature che cercano di pescare ovunque.

Il Sindaco uscente è l’insegnante di lettere Alessandro Tambellini, Pd (non renziano), che nel 2012, al ballotaggio contro una lista civica di centrodestra, riportò il centrosinistra al governo dopo quasi quindici anni di dominio berlusconiano. L’11 giugno corre per conquistare il secondo mandato, con buona pace dei renziani del Pd, che tutto hanno fatto per disarcionarlo. Del resto l’esito del referendum del 4 dicembre scorso (anche a Lucca stravinse il no alla riforma Renzi) ha portato i contendenti a più miti consigli. Inoltre, quattro liste civiche di provata fede al sindaco uscente rendono più salda la sua candidatura.

Tra gli sfidanti di Tambellini, il più accreditato è il giornalista Remo Santini, candidato del centrodestra ufficiale: gode dell’appoggio di due liste civiche, Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. È alla sua prima esperienza politica, ma ha avuto la capacità di riaggregare un’area politica altamente litigiosa e di immettere nelle liste civiche molti giovani professionisti.

Tambellini e Santini sono i più papabili per un ballottaggio dato per quasi certo. Tuttavia, proprio a dimostrazione di come evaporino i confini delle tradizionali coalizioni e le relative certezze, veniamo agli altri sfidanti. Partiamo da Massimiliano Bindocci, candidato del Movimento 5 Stelle. È un sindacalista maturato in Cgil da poco passato alla Uil. Ha alle spalle la militanza nel Psi negli anni ’80 e più recentemente nel Pd. Insomma non ha il classico pedigree del pentastellato. Ma proprio il suo essere più strutturato, potrebbe giocare a favore di un Movimento che a Lucca ancora non ha dato grande prova di sé.

Poi c’è il candidato sindaco Matteo Garzella, ex-Pd, libero professionista, appoggiato da due liste civiche trasversali dove trovano spazio anche personalità del centrodestra lucchese, con la benedizione di due grandi vecchi: l’ex presidente del Senato Marcello Pera e l’ex-Dc Piero Angelini. C’è poi la candidata sindaco Donatella Buonriposi, ex-Forza Italia, appoggiata da due liste civiche di area centrodestra. Doveva essere lei la candidata investita da Pera, cui Santini non è mai andato a genio. Il progetto poi è naufragato ma Buonriposi, Provveditore agli Studi di Lucca e Massa, è andata avanti in autonomia.

Infine veniamo alla candidata Marina Manfrotto, sindacalista di base, che con la sua lista raccoglierà i consensi di tutto ciò che resta a sinistra di Tambellini. Sul versante diametralmente opposto più organizzata è la candidatura di Fabio Barsanti (CasaPound), ma a destra c’è anche Ilaria Quilici di Lega Toscana.