Lucca

Lucca sta con il suo concittadino Gabriele Del Grande, il giornalista trattenuto in Turchia

L’iniziativa è nata dalle istituzioni locali lucchesi insieme al mondo dell’associazionismo. Aderiscono a questo primo evento anche Caritas Lucca, il Centro per la Cooperazione Missionaria e la Commissione Giustizia e Pace della Diocesi di Lucca.

Mercoledì 19 aprile quindi, a partire dalle 18.15, Lucca darà un primo segnale a favore del suo concittadino con un presidio in piazza San Michele. Durante l’inziativa saranno rese note anche le prossime iniziative.

Nella prima telefonata che Del Grande ha potuto fare ai familiari, dopo giorni dal suo fermo senza la possibilità di comunicare con l’esterno e di nominare un avvocato, ha dichiarato di stare bene: “non mi è stato torto un capello ma non posso telefonare, hanno sequestrato il mio cellulare e le mie cose, sebbene non mi venga contestato nessun reato”. Nella stessa telefonata ha informato che inizierà lo sciopero della fame ed ha invitato tutti a mobilitarsi per la sua liberazione e il rientro in Italia

Del Grande si trovava in Turchia, nella regione dell’Hatay, per un lavoro sulla guerra in Siria ed è stato fermato dalla polizia proprio a causa di questo suo lavoro.

La famiglia e la Farnesina sono in contatto da giorni ed è attivo un forte pressing su Ankara.

Adesso anche la città di Lucca nelle sue più varie espressioni si mobilita attivamente per stare vicina ai familiari di Del Grande e sopratutto per aumentare il pressing internazionale per la liberazione del giornalista.

Ricordiamo che l’attività principale del lucchese Gabriele Del Grande è legata al blog Fortress Europe, in cui raccoglie e cataloga tutti gli eventi riguardanti le morti e i naufragi dei migranti africani nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa. È noto al grande pubblico anche per il documentario Io Sto con la Sposa (2014).