Lucca

Lucca, programma commemorazione don Aldo Mei fucilato dai nazisti 78 anni fa

Come ogni anno le istituzioni locali, e in particolare, la Provincia di Lucca, i Comuni di Lucca, Capannori e Pescaglia, l’Unione Comuni della Mediavalle del Serchio insieme con l’Arcidiocesi di Lucca e l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca, celebrano l’anniversario di Don Aldo Mei con un programma di iniziative sul territorio che ricorderanno il sacrificio del religioso caduto la sera del 4 agosto 1944.

Un programma che è stato presentato nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Ducale a cui hanno preso parte la consigliera provinciale Sara D’Ambrosio, il sindaco del Comune di Lucca Mario Pardini, il vicesindaco di Capannori Matteo Francesconi, il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti (anche in veste di rappresentante dell’Unione dei Comuni della Mediavalle) con il consigliere delegato alla cultura Vito La Spina, e Mario Regoli, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Lucca (Isrec).

Lucca, Capannori e Pescaglia: tre luoghi simbolo di questa triste pagina di storia che ‘rivive’ attraverso celebrazioni liturgiche e performance teatrali, presentazioni di libri, mostre fotografiche e camminate, fino alla consueta serata del 4 agosto, con gli interventi istituzionali e la deposizione della corona di alloro al cippo commemorativo sugli spalti delle Mura storiche.

“Don Aldo Mei – dichiara la consigliera provinciale Sara D’Ambrosio – rappresenta un simbolo non solo per la città di Lucca, non solo per Pescaglia e Capannori, ma anche per l’intero territorio provinciale. Ricordare il suo sacrificio non è solo un dovere, perché il ricordo di cosa avvenne il 4 agosto 1944 non appartiene solo alla memoria, al passato. E’ infatti una memoria che, come si evince dal programma, guarda al presente e al futuro, è un ricordo rivolto ai giovani, una memoria che possa aiutarli a riflettere su quanto è avvenuto e sull’insegnamento che il sacrificio di Don Aldo ci comunica ancora oggi, a 78 anni di distanza”.

Il futuro siamo noi, che rappresentiamo la memoria del sacrificio e delle preghiere – afferma il sindaco di Lucca Mario Pardini – Noi, che siamo il riflesso di quegli uomini e quelle donne che hanno visto nascere la nostra Repubblica, come un fiore, fra le macerie, fondata sul coraggio di chi ha voluto fare la cosa giusta nel momento più difficile, pagando il prezzo più alto. Don Aldo Mei sapeva bene che siamo tutti a questo mondo per servire, nel senso più alto e profondo del termine: servire agli altri. In un paese in guerra non si limitò a svolgere i semplici uffici di un uomo di Chiesa, ma prestò la sua opera proteggendo chi era perseguitato, nascondendo un giovane di religione ebraica ed esponendosi in tal modo alla rabbia degli occupanti tedeschi e alla cieca rappresaglia omicida nazista. Sono passati 78 anni, però lo spirito di carità e altruismo rappresentato dal sacrificio estremo di Don Aldo Mei non è morto con lui, ma vive in noi e attraverso il ricordo si pone a simbolo, guardia e monito per la nostra generazione e per quelle che verranno, in un tempo in cui l’ombra della guerra torna farsi minacciosa all’orizzonte dell’Europa. Per questo non dobbiamo dimenticare mai la nobile figura del sacerdote patriota e il suo supremo atto di fede e coraggio sull’altare della giustizia e della libertà”.

Il vicesindaco di Capannori, Matteo Francesconi, dal canto suo afferma “che celebrare, ricordare e riflettere sul sacrificio di don Aldo Mei, originario del Capannorese, non significa avere soltanto memoria del nostro passato ma, attraverso la comprensione e la conoscenza di quello che è stato, avere la possibilità di capire il presente ed essere sempre vigili contro i mali che affliggono a vari livelli la nostra società, quali il razzismo, la sopraffazione, la violenza e l’intolleranza”.

Per noi è importante ogni anno ricordare la memoria del sacrificio di Don Aldo Mei – spiega il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti anche in rappresentanza dell’Unione dei Comuni della Mediavalle – perché ci riporta a quei valori fondanti del nostro territorio, del nostro paese: la solidarietà, il sacrificio, la difesa della giustizia. Valori che hanno spinto un giovane prete di provincia ad ergersi a baluardo di questi valori di fronte alla furia nazifascista. Occorre perpetuare ogni anno la memoria di Don Aldo Mei per non perdere di vista la ‘bussola’ che deve guidare noi e le prossime generazioni verso il futuro”.

L’Arcivescovo di Lucca mons. Paolo Giulietti dichiara: “Il ricordo di don Aldo Mei, in questa estate tragicamente segnata dalla guerra in Ucraina, è un’occasione per tornare a rigettare la violenza in ogni sua forma. La logica del più forte non porta infatti da nessuna parte, mentre lascia una scia d’odio che perpetua le ragioni e le occasioni del conflitto. La pace non si edifica mai con le armi, ma solo con il desiderio di servire la vita, anche a costo della propria. La testimonianza di don Aldo ci invita a riconoscere anche al giorno d’oggi che un’esistenza spesa per l’ideale evangelico della pace non è mai sprecata”.

Per il presidente dell’Isrec Mario Regoli: “ricordare il sacrificio di Don Aldo Mei a 78 anni di distanza – commenta – significa fare memoria di quanti scelsero la scomoda strada della giustizia, della libertà e della solidarietà: per questo Don Aldo è uno dei simboli del nostro territorio, un simbolo non solo da ricordare, ma anche da valorizzare ed attualizzare”.

Le celebrazioni avranno inizio martedì 2 agosto con un’iniziativa molto particolare: alle 18 le campane di diversi campanili tra Fiano e Lucca suoneranno contemporaneamente, a ricordare l’ultimo viaggio del religioso dal paese di Fiano alla città di Lucca.

Le campane che suoneranno saranno quelle di Fiano, Loppeglia, Torcigliano, San Martino in Freddana, chiesa di S. Nicolao a Torre, Mutigliano, Monte S. Quirico, chiesa di S. Marco nel quartiere omonimo a Lucca, chiesa dell’Arancio, chiesa di S. Vito, e la maggior parte di quelle del centro storico della città tra cui S. Frediano e la Basilica minore dei Santi Paolino e Donato

Sempre il 2 agosto alle 18 al Polo culturale Artemisia di Tassignano (Capannori) è in programma la presentazione del libro “Don Aldo Mei, pastore ‘niente’ buono” di Simonetta Simonetti. Con la presenza dell’autrice e di Andrea Giannasi.

Il 3 agosto, alle 18.30, a Fiano (Pescaglia) è in programma una passeggiata sul Sentiero della Pace e della Memoria che dalla chiesa parrocchiale porta fino al Monte Acuto.

Il 4 agosto – l’anniversario della morte di Don Aldo Mei – alle 9,30 sarà celebrata la messa in memoria nella chiesa della Santissima Trinità in via Elisa a Lucca e, alle 18.30, nella chiesa di Fiano (Pescaglia).

Alle 21 nel sotterraneo del baluardo San Regolo, con ingresso dall’Orto Botanico di Lucca, è in programma la performance teatrale “Sul filo della memoria…L’intervista, Don Aldo e i giovani”, con Anna Baccei, Samuele Bonanni. Drammaturgia e regia di Miriam Iacopi. Testo di Luciano Luciani(ISREC Lucca); in collaborazione con l’Associazione Teatrale “Nando Guarnieri” di Lucca e il Gruppo giovani “Gian Burrasca”.

A seguire si terrà la celebrazione al Cippo commemorativo fuori porta Elisa con il corteo, la deposizione della corona e gli interventi dei rappresentanti istituzionali locali.

La performance teatrale “Sul filo della memoria…L’intervista, Don Aldo e i giovani” sarà replicata il 5 agosto alle 21 nella chiesa di Fiano (Pescaglia) e la sera successiva, 6 agosto, alle 21, nel piazzale della chiesa di Ruota (Capannori) 

Il 13 agosto, alle 21.00, nel piazzale della chiesa di Fiano è prevista la rappresentazione teatrale “Gli ultimi giorni di Don Aldo Mei”, a cura di Ilaria Donati, Serena Roventini. Con una testimonianza di Don Carlo Pieretti. In collaborazione con Confraternita di Misericordia di Fiano e Loppeglia.

Infine sempre nella chiesa di Fiano, tutte le domeniche di agosto, sarà aperta al pubblico (con orario 17 – 19) la mostra fotografica e documentaria “L’amore non muore, Don Aldo Mei martire della carità”. La rassegna è promossa dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Lucca a cura di Emmanuel Pesi.

Gli eventi, inoltre, grazie al coordinamento della Scuola per la Pace della Provincia di Lucca, hanno visto la collaborazione di: Associazione presepe vivente di Ruota, ANPI Provinciale di Lucca, ANPI Lucca, ANPI Capannori, Fraternita di Misericordia di Fiano e Loppeglia, Parrocchie di Ruota e di Fiano, ATVL – Associazione Toscana Volontari della Libertà, Via della Memoria.

Info: Provincia di Lucca – tel. 0583 417481 – email: scuolapace@provincia.lucca.it

CENNI STORICI – Il 4 agosto 1944 alle 22.00, sugli spalti delle Mura di Lucca a Porta Elisa, don Aldo Mei viene fucilato da un plotone della Wehrmacht e sepolto nella fossa che egli stesso era stato costretto a scavarsi. Il giorno successivo, ottenuto il permesso dal Comando tedesco, verso le 10.00, la salma dissepolta è traslata presso le suore Barbantine di Lucca in via Elisa. Presenziano a tale pietoso ufficio don Emilio Micheli; don Giorgio Bigongiari, che alcune settimane più tardi sarà a sua volta ucciso dai tedeschi; don Arturo Paoli; don Guido Staderini; don Fortunato Orsetti della Misericordia; suor Margherita delle Suore di San Vincenzo.

Don Aldo Mei, nato a Ruota di Capannori nel 1912, entrato in seminario a 14 anni, era stato consacrato sacerdote nel 1935. Parroco di Fiano, un piccolo paese sui colli tra la Val Pedogna e la Freddana nel comune di Pescaglia, il 2 agosto 1944 è arrestato dai tedeschi in seguito a una delazione che lo denuncia come vicino alle formazioni partigiane operanti in zona. Ristretto nella Pia Casa in via Santa Chiara a Lucca, sottoposto a un processo sommario, il giovane sacerdote è condannato a morte. A nulla valgono gli sforzi dell’Arcivescovo di Lucca, mons. Torrini, per strappare il sacerdote alla voglia di vendetta degli occupanti, ormai prossimi alla ritirata. Il 30 luglio 1977 il ministero della Difesa e il presidente della Repubblica hanno concesso a don Aldo Mei la medaglia d’argento al valor militare (alla memoria). Nell’ottobre del 1968, mons. Bartoletti, amministratore apostolico di Lucca, ha provveduto all’inoltro di un processo informativo di beatificazione per don Aldo Mei. Il 31 ottobre 1987 la salma del sacerdote, con una solenne cerimonia, è stata consegnata alla comunità di Fiano e inumata nella chiesa parrocchiale del paesino.