Lucca

Lucca, poiché «inserisce i rifugiati nel lavoro» l’Unhcr premia Calafata la cooperativa agricola legata alla Diocesi

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) ha assegnato alla Cooperativa Calafata di Lucca il logo «Welcome. Working for refugee integration» come riconoscimento del «rilevante impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati».

La lettera che comunica questo importante risultato è stata inviata il 2 ottobre scorso da Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’Unchr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. A riceverla, dopo qualche giorno, Marco Bechini al timone di Calafata, realtà legata alla Diocesi, che dell’agricoltura ha fatto un veicolo di riscatto per molti italiani e non solo.

«L’Unchcr indìce dal 2017 per tutte le aziende d’Italia un concorso col fine di dare un riconoscimento a chi integra i rifugiati» racconta Bechini, «abbiamo partecipato e non è stato semplice, perché c’era da riempire un formulario molto dettagliato e complesso: per descrivere le finalità dell’azienda, le attività svolte, quante persone sono inserite e per quanto tempo… Dopo la valutazione del formulario riempito alcuni rappresentanti sono venuti a Lucca per incontrarci. Prima noi responsabili e poi alcuni dei ragazzi che lavorano per noi. Separatamente. Non abbiamo poi più saputo nulla, fino alla sorpresa di questa lettera».

Il concorso come «premio» dà il diritto di usare per un anno il logo «Welcome. Working for refugee integration» nelle attività di comunicazione, proprio per dimostrare, certificare, che l’azienda favorisce l’integrazione dei rifugiati. Bechini conferma che «nel nucleo stabile di Calafata lavorano 30 persone e 18 sono migranti. Numeri che aumentano con i lavori stagionali a primavera o con la vendemmia». L’anno scorso la premiazione si svolse nella sede di Assolombarda a Milano, quest’anno invece, a causa della pandemia, tutto avverrà con un evento online annunciato per il 10 novembre prossimo su cui nella lettera, la Rappresentate Cardoletti così si esprime: «Saremmo felici che allargaste l’invito anche allerifugiate e ai rifugiati beneficiari dei percorsi di inclusione, nonché a vostri collaboratori e partner».

La grande soddisfazione di Bechini e di tutti i ragazzi di Calafata è già stata condivisa anche con l’arcivescovo Paolo Giulietti che ha appreso la notizia mentre era a Castelnuovo Garfagnana per le udienze di martedì 6 ottobre. Lo stesso Bechini lo ha informato insieme a Carlos Alfredo Bartolomei, presidente della United Colors, la squadra di calcio garfagnina composta anche da alcuni rifugiati di cui Calafata si è occupata nei mesi scorsi.

La Cooperativa è nata nel 2012 su impulso dell’Ufficio Caritas della Diocesi di Lucca e per partire furono fondamentali i fondi dell’Otto per Mille alla Chiesa Cattolica. Visto il successo, anche nella vendita dei prodotti agricoli (vino, olio, miele, verdure, confetture etc… per info: www.calafata.it), coltivati su terreni dati in comodato d’uso anche da parrocchie, nel 2015 la Cooperativa è diventata pure testimonial della campagna «chiediloaloro», proprio dell’Otto per Mille. Ora questo nuovo importante riconoscimento.