Lucca
Lucca: messaggi di cordoglio per la morte di Arturo Paoli
L’Arcivescovo Italo Castellani “ringrazia il Signore per il dono straordinario che fratel Arturo è stato per la Chiesa nei lunghi anni del suo ministero in Italia e all’estero, in particolare a favore dei più poveri, e si fa vicino alla comunità dei Piccoli Fratelli del Vangelo di Spello e a tutti coloro che in questo momento, anche se illuminati dalla fede nella Risurrezione, sentono il peso dell’umanità per la scomparsa di don Arturo”.
Con un comunicato anche la Chiesa Evangelica Valdese di Lucca “partecipa al lutto per la morte di Fratel Arturo Paoli” e in particolare “ringrazia il Signore per la grande testimonianza di vita cristiana e di amore per la libertà data in ogni momento della vita da Arturo Paoli”.
Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini dichiara: “Ricordo quando da giovanissimo ho avuto occasione di incontrare Arturo Paoli per qualche ora durante i suoi non frequenti viaggi in Italia. Ed è stato un colloquio intenso, un richiamo all’esistenza secondo i principi del Vangelo. Poi sono stati i suoi libri – ne ricordo in particolare uno: “Un incontro difficile” – a segnare il percorso di una ricerca di senso in ciò che facevamo nella dimensione complessa dell’Italia degli anni ’70 e ’80. Infine ricordo una passeggiata sul fiume con lui dopo i grandi riconoscimenti “Giusto tra le nazioni” e la Medaglia d’Oro al Valore Civile del Presidente della Repubblica: camminava sulla via Alzaia con qualche fatica ma ancora con la benevolenza sorridente che era sempre presente nel colloquio con lui. Da ultimo il raccoglimento interore sempre più intenso e distante dalle cose del mondo, la ricerca del silenzio che prelude all’incontro con chi egli ha sempre desiderato. Con lui, a Lucca, si chiude la grande storia del ‘900”.
Il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, a titolo personale e dell’amministrazione provinciale, esprime profondo cordoglio per la morte di fratel Arturo Paoli: “E’ una perdita immensa, profonda – afferma Baccelli – perché Arturo Paoli oltre a rappresentare un punto di riferimento morale, civile e spirituale era una persona di una generosità infinita con tutti, per ognuno di noi aveva parole che diventavano fonte di riflessione interiore. Nonostante l’età avanzata, possedeva una lucidità e una profondità di pensiero eccezionali spaziando tra i più svariati argomenti ma ritornando sempre al tema centrale dell’uomo, delle relazioni umane e del rispetto reciproco. Linee guida che aveva sempre cercato di trasmettere alle giovani generazioni. Un insegnamento che ha sempre avuto una forte connotazione di attualità etica, culturale e anche politica. Come non ricordare, poi, che a Palazzo Ducale era di casa. Qui, nella sede della Provincia, aveva partecipato a numerosissime iniziative curate dalla Scuola per la Pace di cui era stato il protagonista o il co-protagonista, sempre illuminato: dalle prime edizioni del Forum internazionale della solidarietà passando per le numerose presentazioni culturali e letterarie nonché all’anteprima del documentario “Amorizzare il mondo” dedicato alla sua attività di missionario: un’opera audiovisiva che ci ha permesso di conoscere ancora più approfonditamente la sua insostituibile testimonianza”.
Per il sindaco di Capannori, Luca Menesini, si tratta di “Una perdita per tutti. Un esempio di umanità, coraggio e speranza a cui continueremo a guardare”.
Arriva poi il ricordo dell’onorevole Raffaella Mariani: “Coraggio, intelligenza, integrità. Insieme ad un amore incondizionato per l’umanità e i suoi ultimi, al cui fianco non ha mai mancato di schierarsi: Arturo Paoli lo ricordo così e con l’emozione profonda e affettuosa che ho provato ogni volta che ho avuto il privilegio di trascorrere un po’ di tempo con lui. Partigiano dei poveri, deciso e sereno nel non chinare la testa di fronte alle imposizioni e alla violenza dei più forti, Fratel Arturo è stato guida spirituale ed esempio di rara forza morale e lucidità intellettuale. Lo è stato per i credenti, ma anche per tante persone che laicamente si sono accostate al suo insegnamento, fondato sull’intreccio virtuoso di una fede potente e di una grande passione civile. È in questa straordinaria capacità di parlare a tutti gli uomini di buona volontà, di invitarli all’impegno e alla speranza, oltre che nell’esempio espresso intensamente nella pratica quotidiana della solidarietà, che sta il cuore dell’eredità di Fratel Arturo per la nostra comunità. Un’eredità che oggi più che mai è necessario curare e far crescere, per trasmetterne i valori ai giovani ponendola a fondamento di un futuro più giusto”.
L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea si esprime così in un comunicato: “Tutti i Soci dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Lucca si inchinano commossi di fronte alla figura di fratel Arturo Paoli, la cui scomparsa addolora quanti in lui hanno visto un incrollabile punto di riferimento morale ed intellettuale, un luminoso esempio di solidarietà. Ricordano l’opera svolta nel corso dell’ultimo conflitto mondiale in favore di ricercati ed oppressi, perseguitati politici ed ebrei, per combattere l’ingiustizia, lenire sofferenze. Ricordano la sua vicenda umana e religiosa che ha percorso i drammi di un secolo portando ovunque, con lungimiranza, dedizione e fede, il suo messaggio di speranza e di carità, in difesa dei diritti umani e del dialogo tra culture e religioni”.
Anche la Fondazione Banca del Monte di Lucca “partecipa al dolore della Chiesa, della comunità lucchese e di tutti gli uomini di buona volontà per la morte del Fratello Arturo Paoli, sacerdote. La sua lunga vita è stata un esempio di assoluta coerenza ai valori del Vangelo. Dopo tante sofferenze e persecuzioni e tanti riconoscimenti e premi, ha avuto il grande dono di vedere assurgere alla guida dei credenti un Papa che, come lui, è apertamente schierato a difesa degli ultimi, nel vero interesse di tutta l’umanità. La Fondazione ne conserva e valorizza la memoria con la documentazione e le iniziative del “Fondo Arturo Paoli”. Nell’occasione la Fondazione ha elargito, nel rispetto della sua volontà, un contributo alla Comunità dei Piccoli Fratelli ed invita la cittadinanza a fare altrettanto, o comunque a fare opere di beneficienza”.