Lucca
Lucca, Meeting «Custodi della sostenibilità»: 400 studenti protaganisti
L’iniziativa promossa e organizzata da vari uffici pastorali della Diocesi di Lucca in collaborazione con scuole, enti e associazioni, vuole sensibilizzare gli studenti sui temi della sostenibilità e della biodiversità, favorire le riflessioni e dare loro uno spazio dove interagire su tematiche ambientali di grande attualità sociale, di alto valore culturale e di rilevante importanza educativa.
Nella prima parte della mattinata, con inizio alle ore 8.45, gli studenti saranno impegnati in una «caccia al tesoro» che si terrà parallelamente nel complesso di San Micheletto e nel complesso di San Romano. Attraverso il gioco, l’esperienza e la condivisione di gruppo gli studenti prenderanno coscienza delle molteplici declinazioni che la sostenibilità può e deve avere nella vita quotidiana: dalla consapevolezza delle implicazioni degli stili di vita alla riduzione della povertà; dalla valorizzazione dell’istruzione alla riduzione delle disuguaglianze e la promozione di un mondo fondato sulla giustizia e sulla pace; dalla crisi idrogeologica alla perdita della biodiversità che comporta anche l’estinzione di tradizioni culturali ad essa legate.
La seconda parte del meeting, che inizierà alle 11.30, si terrà nell’auditorium di san Romano e in diretta streaming in San Micheletto. Questo sarà il momento più corale, che inizierà con un breve laboratorio musicale e flash mob ideato proprio per sottolineare l’importanza della partnership nella tutela dell’ambiente per il bene dell’umanità. Saranno presenti anche l’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti e la responsabile UST Donatella Buonriposi.
L’evento, che ha il patrocinio del Comune di Lucca, si concluderà con la presentazione del concorso correlato al tema della cura del creato promosso dall’Arcidiocesi di Lucca che coinvolgerà tutte le scuole di Lucca. «L’idea è quella di far capire ai nostri studenti che la cultura della sostenibilità chiama tutti ad essere responsabili della nostra casa comune: nessuno può essere escluso» spiegano gli uffici pastorali della Diocesi, «Per questo ci è sembrato importante dare loro un’occasione per fare esperienza della complessità dei meccanismi che regolano la nostra società. Vogliamo dare ai nostri studenti e al mondo della scuola un messaggio di speranza, dove il dialogo interculturale diventa ricchezza per costruire città sostenibili e capaci di futuro».