Toscana

Lucca, inaugurata la Casa della memoria e della pace

Presenti, oltre al sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e l’assessora alla continuità della memoria storica, Ilaria Vietina, anche il vescovo di Lucca Giulietti, la staffetta partigiana Gabriella Tassi, i rappresentanti della Provincia, con Roberta Menchetti, e degli altri comuni della Piana, con Franco Fanucchi e Sergio Sensi per Porcari e Altopascio, l’Anpi, l’Isrec, tante associazioni del territorio e tantissimi cittadini.

Un luogo fisico dove esercitare la memoria, tramandare i fatti del passato e conoscere quelli del presente, con uno sguardo costante al nostro tempo e alla contemporaneità, per trasformare il ricordo e la costruzione della pace in impegno civile, quotidiano, tangibile, creativo e artistico. Un laboratorio di libertà, uno spazio vero a disposizione della città, delle associazioni, degli artisti, dei giovani e dei cittadini, in generale di tutti coloro che si riconoscono nei valori fondanti della democrazia italiana e nei principi della Costituzione repubblicana. 

Sono questi infatti gli obiettivi che si prefissa la Casa della memoria e della pace, sede anche della Liberation Route Italia, che, insieme ad altri paesi europei, è impegnata nella promozione dei luoghi della memoria e degli avvenimenti della Seconda guerra mondiale.

«La Casa della memoria e della pace è realtà – commentano il sindaco Tambellini e l’assessora Vietina -. Abbiamo voluto dare un luogo, anche fisico, in cui tutti i soggetti che sono impegnati a vario titolo nella promozione e nell’educazione all’esercizio della memoria storica possano trovare, appunto, una casa. L’obiettivo dell’amministrazione è infatti quello di contrastare l’amnesia collettiva che caratterizza i tempi attuali e rendere il ricordo un valore attivo nella costruzione di un futuro migliore e di pace per tutti. Qui proporremo iniziative e ne costruiremo tante insieme con le realtà del territorio. Sarà un luogo improntato alla qualità e alla ricerca, un posto giovane, dinamico e accogliente».