Cultura & Società
Lucca e i giorni di Puccini
Per un mese Lucca si colora di Puccini. Dal 22 novembre al 22 dicembre saranno quasi trenta gli appuntamenti che si svolgeranno per ricordare, nella sua città natale, il Maestro e soprattutto la sua musica, ancora oggi veicolo di diffusione della cultura italiana nel mondo. Lucca così coglie l’opportunità del novantesimo anniversario della morte di Puccini (Bruxelles, 29 novembre 1924), ideando però un vero proprio festival denominato «Lucca i giorni di Puccini – Lucca Puccini Days», che nelle intenzioni degli enti locali e della Fondazione Giacomo Puccini, diventerà ogni anno, un appuntamento fisso nelle proposte culturali lucchesi. Ed in quest’ottica di una rinata attenzione ad un figlio così illustre, non è un caso che, pur partendo dall’anniversario della morte, gli appuntamenti avranno termine il 22 dicembre, giorno invece della nascita del maestro (Lucca, 22 dicembre 1858).
I «Lucca Puccini Days» sono dunque all’anno zero e sono la prima vera proposta, dopo anni, che le istituzioni mettono in campo attorno alla figura di Giacomo Puccini. Certo, i tempi di crisi che stiamo vivendo non permettono grandissimi investimenti, ma il programma messo su è davvero degno di nota, anche da un punto di vista musicologico, con due vere e proprie chicche. Ma andiamo per ordine.
Ad aprire il Festival sarà l’esecuzione, nel Teatro del Giglio sabato 22 e domenica 23 novembre, de «La rondine» di Giacomo Puccini che, dopo il debutto a Lucca, partirà poi per una lunga tournée italiana nei teatri di Modena, Livorno, Pisa e Ravenna. Il Teatro del Giglio, nella sua doppia veste di teatro di tradizione e di azienda di produzione e promozione culturale, afferma così la contemporaneità del messaggio culturale di Giacomo Puccini inserendosi a pieno titolo nel panorama musicale italiano come punto di riferimento pucciniano. In scena con «La rondine», opera speciale nel catalogo pucciniano, di rado rappresentata e per questo molto attesa dagli appassionati, ci sarà tra i protagonisti il soprano Maria Luigia Borsi, scelta come testimonial del progetto «Lucca Puccini Days», conosciuta com’è in tutto il mondo per il suo talento vocale e la sua personalità artistica.
Sabato 29 novembre sempre al Teatro del Giglio alle ore 21, saranno eseguiti due brani inediti di Giacomo Puccini. In particolare si tratta di due autografi di Puccini: uno è interamente nuovo e si tratta di uno scherzo per orchestra completamente sconosciuto. L’altro è invece la lirica per una morta di cui si conosceva già l’orchestra per canto e pianoforte. E queste sono le due chicche sopra accennate. Questi brani appartengono all’ultima collezione acquisita dalla Fondazione Puccini lo scorso settembre, e sono stati resi fruibili grazie al prezioso apporto scientifico e musicologico del Centro Studi Giacomo Puccini.
Impegnati sul palco per questa speciale occasione saranno: Hasmik Papian (soprano), Mario Malagnini (tenore) e Massimo Cavalletti (baritono) con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova guidata dal Maestro Giuliano Carella. Con loro sul palco del Giglio il leggendario pianoforte Steinway & Sons originale, appartenuto a Puccini e conservato nel Puccini Museum – Casa natale di Lucca. E questo pianoforte sarà protagonista anche venerdì 28 novembre alle 21 con un recital del pianista Aldo Ciccolini, star internazionale dello strumento, da oltre cinquant’anni riferimento assoluto dell’interpretazione pianistica. E ancora domenica 30 con Ramin Bahrami, giovane rivelazione mondiale dello strumento, divenuto rapidamente riferimento assoluto dell’interpretazione bachiana.
Poi gli appuntamenti (concerti, conferenze, proiezioni di film, visite speciali nella Casa natale di Lucca, nella Cattedrale di San Martino etc…) si susseguiranno senza sosta fino a lunedì 22 dicembre, giorno di chiusura di questo festival con «Puccini racconta Puccini»: qui a salire sul palco del Teatro del Giglio alle 21 saranno Michele Placido e il soprano Serena Farnocchia, che interpreteranno parole e musica del Maestro, con particolari suggestioni provenienti dal primo volume dell’Epistolario di Giacomo Puccini.
Due Messe in suffragio del maestro
Due Messe in suffragio di Giacomo Puccini saranno celebrate a Lucca, città natale, e a Bruxelles città dove il maestro morì. Nella cattedrale di San Martino venerdì 28 novembre alle ore 18. Sabato 29 novembre alle ore 14 invece a Bruxelles nella Chiesa di St. Marie, dove si svolsero i funerali del maestro. I ricordi che i più hanno della vita di Puccini, parlano di un uomo spericolato e libertino, un toscanaccio insomma. Che alcuni tratti della sua biografia confermino queste tendenze è indubbio. Ma, come recentemente approfondito, questa nomea ha messo in ombra negli anni un aspetto fondamentale della sua personalità di uomo e di artista: la sua religiosità, il suo tormento interiore, la sua fede. L’amico Pietro Mascagni, dopo la morte di Puccini, ebbe a dire pubblicamente che in fondo « era un buon cattolico». Il maestro lucchese morì munito dei conforti religiosi, accettò l’estrema unzione e i sacramenti, dall’amico cardinal Clemente Micara, nel ’24 Nunzio apostolico in Belgio e Lussemburgo. A confermare questo approccio nuovo alla figura di Puccini l’anno scorso è uscito il libro di Oriano De Ranieri «La religiosità in Puccini, la Fede nelle opere del Maestro» (ed. Zecchini) con una introduzione di Simonetta Puccini. Proprio De Ranieri, sullo stesso tema, sarà protagonista dei Puccini Days con una conferenza giovedì 18 dicembre (ore 17.30) in Palazzo Ducale a Lucca.