Vita Chiesa
Lucca, da Gemma il fiore della Passione
«Poiché il fine delle religiose è la carità, nell’offerta totale di sé a Dio precisano le suore siamo impegnate nel diffondere la memoria della Passione di Gesù nel mondo, ma siamo presenti anche nella vita attuale della Chiesa e ci adoperiamo per ricevere in monastero giovani, donne e suore, per ritiri, esercizi spirituali, ovviamente nello spirito dell’Istituto. Del resto sempre più frequenti sono i pellegrinaggi al monastero di Santa Gemma, qui fuori Porta Elisa, oltre alla casa dove essa visse da povera, in via del Biscione, ed a quella, in via della Rosa, dove il Signore la chiamò a sé, oggi chiamata Casa delle Stigmate».
Nel suo lungo calvario fisico la «povera Gemma» doveva essere offesa anche nella dignità della sua persona umana; provò l’amarezza della derisione, che la rese però comune al Cristo sofferente sulla Croce.
E si avvicinò così alla condizione degli umili, dei semplici, di coloro che sono privi di quella cultura che nobilita di fronte agli uomini, perché fu estromessa dalla scuola, sia pure a causa della salute malferma, e considerata una «illetterata».
L’altro, sempre del medesimo Ordine, si trova sulla collina di Monte San Quirico, vicino a Lucca, e accoglie un numero di religiose carmelitane, che si divise dal comune gruppo di «Carmelitane Scalze», avendo però la medesima provenienza da un precedente antico Monastero femminile di clausura che sorse nel paese di Camaiore.