Quando si pensa a Lourdes spesso si pensa a un luogo dove avvengono miracoli. Ed è proprio così. Anche se in realtà i veri miracoli sono quelli delle guarigioni dello spirito più che quelli clamorosi, come sembrerebbe essere l’ultimo caso salito alla ribalta delle cronache. Roberto Torelli, vicepresidente dell’Unitalsi Toscana commenta la notizia della signora che, affetta da Sla, è tornata a camminare dopo un pellegrinaggio alla grotta dove la Madonna apparve a Santa Bernadette.Andando sui Pirenei spiega Torelli si vive una meravigliosa esperienza di fede e di condivisione. Noi dell’Unitalsi lavoriamo per questo: accompagnare tanti amici in luoghi che per loro natura e per concessione del Signore riescono ad avvicinare di più al divino.Un’esperienza che tocca nel profondo dell’animo anche tutti i volontari e che segna la vita. E’ così – conferma Torelli il pellegrinaggio ti lega a persone particolari che hanno veramente qualcosa di divino: li vedi che, nonostante le difficoltà e i problemi che devono sopportare quotidianamente, si fermano a pregare la Madonna perché aiuti gli altri. Un’immagine concreta che ti contagia e ti tocca per sempre.Da una decina d’anni l’Unitalsi Toscana promuove anche pellegrinaggi ideati per le famiglie e i bambini. Se la sofferenza è difficile da accettare in generale lo è ancora di più per i bimbi conclude Torelli ho ancora vivo il ricordo delle testimonianze di alcune madri che hanno dato veramente un messaggio miracoloso, ben presente nelle nostre teste e nei nostri cuori. Insomma stiamo parlando di un’esperienza che tutti dovrebbero fare almeno una volta. Magari già dal prossimo dal 14 settembre quando ad accompagnarci a Lourdes ci sarà anche monsignor Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.