Siamo ormai prossimi alla XVIIª edizione della Giornata mondiale del malato, proclamata nel 1993 da Giovanni Paolo II, nel ricordo della prima apparizione a Lourdes della Vergine alla piccola pastorella Bernadette Soubirous e dei successivi miracoli di cui hanno beneficiato e di cui continuano ancor oggi a beneficiare tante persone che si recano in preghiera alla Grotta di Massabielle. L’11 febbraio è una tra le ricorrenze più attese dai fedeli che hanno vissuto l’esperienza del pellegrinaggio a Lourdes. Lo è in modo particolare per chi ha scelto di farlo non da solo ma in comunione con altri, mettendo a disposizione se stesso indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche e sociali.Lo sa bene l’Unitalsi che, fin dagli anni Ottanta, organizza in diocesi la giornata del malato. Mercoledì 11 febbraio, in Cattedrale a Pisa, si riuniranno in preghiera oltre millecinquecento persone, di cui seicento provenienti da venticinque istituti, case famiglia o residenze sanitarie assistite.Ritrovo alle ore 14,15, mezz’ora più tardi recita del rosario, cui seguirà una concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto.La preparazione dell’evento coinvolge le associazioni che fanno parte della consulta delle aggregazioni laicali; e poi la Croce Rossa, la Pubblica Assistenza, Assofly, l’associazione Cilla, i comuni di Pisa, San Giuliano Terme, Calci, Buti, Cascina, Vecchiano, Vicopisano e Lorenzana.A Pontedera, anziani ed ammalati – accompagnati dagli unitalsiani e dai volontari della Misericordia, degli scout Agesci e dell’Avo – si danno appuntamento all’oratorio del Duomo (ore 15.30) per la preparazione della celebrazione. Da qui trasferimento in chiesa per la recita del rosario, la Messa – che presiederà il proposto monsignor Franco Cancelli – la processione e la benedizione eucaristica. A Pietrasanta – dove la locale sottosezione dell’Unitalsi è reduce dalla buona prova organizzativa del convegno regionale dell’associazione – la giornata del malato è trasferita a domenica 15 febbraio (ore 10 in Duomo). Un centinaio gli anziani e gli ammalati coinvolti, che gli unitalsiani e i volontari di Misericordie, Croce Verde e Croce Bianca accompagneranno in chiesa dagli istituti San Lorenzo e «Pio Campana» (di Seravezza), «Villa Ciocchetti» (di Pietrasanta), «Villa Laguidara» e «Hit Versilia» (Marina di Pietrasanta) e «villa Alfieri» (Lido di Camaiore). Attesi i gonfaloni, i sindaci e gli assessori al sociale dei comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza e Stazzema. Dopo la recita del rosario, la processione introitale che partirà dal battistero (in via Garibaldi) per concludersi in Duomo dove la concelebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Stefano D’Atri, sarà animata dai canti del coro parrocchiale. Dopo aver ricevuto la comunione, tutti i presenti disporranno di un flambeaux. Conclusione del rito con il canto dell’«Ave di Lourdes».Ghiotto il tema proposto dalla Cei per la giornata di quest’anno: «educare alla salute educare alla vita» (cfr articolo dell’assistente don Mario Stefanini a fianco).L’Unitalsi nel quotidianoSono 177 i soci effettivi e circa duecento i soci ausiliari della sottosezione pisana dell’Unitalsi. Luogo di riferimento per tutti è l’ex canonica della chiesa di Sant’Apollonia, che, ristrutturata, è divenuta sede di una casa famiglia – segno dello spirito unitalsiano, dove sono accolti sei diversamente abili. E di un punto-incontro da cui partono mille iniziative: pellegrinaggi ad Assisi, alla Madonna della Guardia (a Genova) o a Montenero, che si affiancano a quelli tradizionali a Loreto (il prossimo è in programma dal 22 al 26 aprile) o a Lourdes (dal 22 al 28 giugno o dal 28 settembre al 4 ottobre) dove lo scorso anno si sono recati in pellegrinaggio circa seicento pellegrini provenienti dalle sottosezioni di Pisa, Pontedera e Pietrasanta; o l’idea di realizzare prodotti artigianali, utili a sostenere l’attività dell’associazione. Dal punto incontro partono anche gruppi di unitalsiani diretti a far visita ad anziani o ammalati residenti nelle loro abitazioni o ospiti del Cottolengo o della residenza sanitaria assistita di via Torino.Gli unitalsiani di Pontedera hanno invece più punti di riferimento: la sede in via Fiumalbi, da dove i soci partono, per far visita agli anziani e agli ammalati del territorio; l’oratorio della parrocchia del Sacro Cuore, dov’è parroco l’assistente della sottosezione, don Angelo Cuter – e dove gli unitalsiani si ritrovano per gli incontri mensili formativi; ma anche la chiesa di San Giuseppe (dove si celebra a dicembre il ricordo della Madonna di Loreto) e, appunto, il Duomo di Pontedera.*presidente sottosezione Unitalsi di Pisa