Toscana

LOTTIZZAZIONI IN MUGELLO, INDAGATO ASSESSORE REGIONALE

L’assessore regionale toscano alla cultura e al commercio, Paolo Cocchi (Partito Democratico), il consigliere regionale Gianluca Parrini (Pd), e l’ex sindaco di Barberino Gian Piero Luchi, che era alla guida di una giunta di centrosinistra, sono al centro di un inchiesta della Procura di Firenze per una serie di lottizzazioni nel territorio di Barberino del Mugello (Firenze) che coinvolge 13 indagati. Cocchi e Parrini sono accusati di abuso di ufficio, per gli altri le ipotesi di reato vanno dall’abuso di ufficio alla corruzione. Fra gli indagati, due componenti della ex giunta di Barberino – l’ex vicesindaco Alberto Lotti e l’ex assessore Daniele Giovannini – il fratello dell’ex sindaco, Luca, proprietario di terreni a Barberino, alcuni imprenditori e tecnici della Regione e del Comune. Dopo l’avviso di garanzia, l’assessore regionale Cocchi ha rimesso il mandato nella mani del presidente della Regione, Claudio Martini, che l’ha comunque invitato a “proseguire nel mandato” mentre il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli si è detto certo che gli amministratori coinvolti sapranno dimostrare la loro innocenza. “Sono sereno – ha detto Cocchi – penso che questa vicenda si risolverà in una certificazione della mia onestà”. L’inchiesta, coordinata dal pm Leopoldo De Gregorio e condotta da polstrada e corpo forestale, è nata da accertamenti sulla costruzione di opere connesse alla realizzazione della nuova viabilità autostradale nel Mugello, contemporanee alla costruzione di un outlet, e riguarda opere progettate dal 1990 al 2008. I parlamentari toscani del Pdl ricordano come quella venuta alla luce oggi sia “l’ennesima indagine nel settore urbanistico dopo Campi Bisenzio, Montespertoli e la stessa Firenze”.