Italia

LOTTA ALLA POVERTÀ, NATA LA COALIZIONE ITALIANA: «IL GOVERNO MANTENGA GLI IMPEGNI INTERNAZIONALI»

Una fascia bianca al braccio come segno di adesione alla Campagna mondiale e otto richieste al Parlamento e al governo italiano, “all’ultimo posto nel mondo insieme agli Usa negli aiuti allo sviluppo e nella lotta alla povertà nel mondo”. E’ nata oggi a Roma per questi scopi la Coalizione italiana contro la povertà, alla quale aderiscono numerose organizzazioni della società civile italiana (tra cui Acli, Agesci, Focsiv, Forum terzo settore, Vides, Vis…), una iniziativa che rientra nella più vasta azione internazionale chiamata “Global call to action against poverty”, lanciata al Forum sociale di Porto Alegre il 27 gennaio scorso.

Oggi nasceranno nel mondo altre 100 coalizioni nazionali ma la coordinatrice della campagna Onu per gli Obiettivi di sviluppo del millennio Eveline Herfkens, è voluta intervenire alla presentazione italiana per due motivi: “Perché per il volume degli aiuti allo sviluppo l’Italia e gli Usa sono agli ultimi posti, mentre nell’Europa allargata la Repubblica Ceca ha addirittura superato l’Italia – ha precisato -; per la bassa qualità degli aiuti allo sviluppo, visto che non esiste nemmeno un’agenzia nazionale o un ministero apposito”.

Tra le otto richieste della Coalizione al governo, quelle “di mantenere gli impegni per raggiungere almeno gli Obiettivi del millennio; promuovere un commercio più equo; cancellare il debito estero; aumentare fino allo 0,7% del Pil gli aiuti allo sviluppo; ritirare le nostre forze armate da tutte le missioni militari”.

“Come società civile italiana – ha spiegato Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace – sentiamo la responsabilità di questo fortissimo ritardo da parte dei Paesi ricchi, escluse Spagna, Francia e Gran Bretagna che stanno facendo degli sforzi. Vorremmo poter dire che il 2005 è stato l’anno del cambiamento”. Questo perché durante l’anno ci saranno tre appuntamenti – il 1° luglio alla vigilia del G8, il 10 settembre alla vigilia del summit Onu e il 10 dicembre alla vigilia del Wto – per rendere più visibile la mobilitazione della società civile internazionale, che userà come segno distintivo una fascia bianca con il logo della Campagna mondiale. “Sfidiamo il governo a mantenere le sue promesse – ha detto Lotti durante la conferenza stampa di presentazione – e sfidiamo l’opposizione a mettere la povertà al centro del proprio impegno”. Anche perché, ha aggiunto Raffaella Chiodo, della Campagna Sdebitarsi, sono andate disattese anche le promesse sulla remissione del debito estero, nonostante dopo il Giubileo del 2000 il Parlamento italiano abbia varato una legge apposita. “La legge ha subito diversi attacchi ed è stata depotenziata – ha spiegato -. L’obiettivo era di cancellare almeno 4 miliardi di euro fino ad un massimo di 6 miliardi. In realtà finora sono stati cancellati solo 2 miliardi”.

E’ un balletto di cifre e di promesse non rispettate anche quelle elencate da Sergio Marelli, presidente dell’Associazione ong italiane: “Nel 2004 la crescita del Pil mondiale è stato di 1500 miliardi di dollari, basterebbe che il 3% fosse destinato agli Obiettivi del millennio. In Parlamento giacciono 5 proposte di legge sulla Tobin tax ma le transazioni finanziarie – un volume di 3000 miliardi di dollari al giorno – continuano a non essere tassate. Destinare lo 0,01% gli agli Obiettivi del millennio produrrebbe 10 miliardi di dollari”.

Marelli ricorda che “sono tutte proposte valutate da esperti e definite fattibili, ma c’è una sordità politica di fronte alla richieste dei cittadini”. Ma “attenzione”, ha concluso, “sono traguardi inderogabili, che se non verranno raggiunti faranno diventare insostenibili anche le nostre società: in Italia 1 milione e mezzo di famiglie sono sotto la soglia della povertà, negli Stati Uniti sono 39 milioni, 4 milioni in più rispetto al 2003”.

La conferenza stampa si è conclusa con un ennesimo appello per la liberazione della giornalista del “Manifesto” Giuliana Sgrena, rapita il 4 febbraio in Iraq.Sir