Cultura & Società
L’ospedale di Santa Maria Nuova nel suo 734° compleanno ricorda Bufalini e Portinari
Alle 15 in sala conferenze Sandro Boccadoro, già direttore sanitario, terrà un incontro su “Folco Portinari, la sua Fiorenza e il suo Ospedale” dedicato al fondatore del nosocomio e al suo rapporto con la città. Il 23 giugno 1288 Folco Portinari, il padre della Beatrice cantata da Dante Alighieri, donò il terreno sul quale sorgerà l’Ospedale di Santa Maria Nuova. Famiglia di mercanti e banchieri, i Portinari appartenevano alla nobiltà fiorentina ed erano molto attivi nella realtà politico sociale dell’epoca.
Fu in particolare proprio la posizione di rilievo del Folco all’interno della società fiorentina e i suoi sostanziosi capitali che portarono nel Due-Trecento a macchiarne il nome della famiglia con lo spettro dell’usura: dietro la scelta del Portinari di fondare l’ospedale poteva dunque celarsi la volontà di purificare la propria anima attraverso l’atto di beneficenza in favore del povero e del bisognoso. Secondo le testimonianze fu grazie all’intercessione di Monna Tessa che Portinari decise, nell’aprile del 1285, di acquistare un “pezzo di terra con casolare” nei pressi d’antica chiesetta di Sant’Egidio, dando inizio alla lunga storia di Santa Maria Nuova.
Alle 16.30, ci sarà invece l’appuntamento dedicato a “Maurizio Bufalini e la ricerca del vero” a cura della storica Donatella Lippi, che si concluderà con la cerimonia di intitolazione della sala a Maurizio Bufalini. Bufalini fu uno dei più importanti clinici italiani del XIX secolo, rivoluzionò l’insegnamento della disciplina, predicando una medicina fatta di osservazioni e di fatti concreti Nel 1835 ebbe la cattedra di clinica medica alla scuola di Santa Maria Nuova a Firenze, che grazie a lui divenne il luogo di perfezionamento post-universitario degli studi di Medicina. Le conferenze saranno moderate da Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus.
Alle 15 e alle 16 sono in programma anche visite guidate gratuite al percorso museale dell’Ospedale per scoprirne la storia, i tesori, i segreti. L’accesso a tutti gli eventi è su prenotazione (inviando un’email a info@fondazionesantamarianuova.it, obbligatorio l’utilizzo della mascherina ffp2, sarà effettuato il controllo del green pass all’ingresso).
La sera al Giardino dell’Orticoltura, nell’ottocentesco Tepidarium di ferro e vetro progettato dall’architetto Giacomo Roster, si svolgerà la cena di beneficenza: è richiesto un contributo di 100 euro a persona (prenotazioni a info@fondazionesantamarianuova.it), il ricavato servirà per aiutare la Fondazione nella sua opera di sostegno all’Azienda Usl Toscana Centro per i progetti sanitari e di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico dei suoi 13 ospedali.