Toscana

LoppianoLab: reti e azioni di legalità per «custodire» l’Italia

La legalità è infatti il tema centrale dell’edizione 2013 dell’evento promosso dalla Cittadella del Movimento dei Focolari di Loppiano, dal Polo «Lionello Bonfanti» dell’Economia di Comunione, dall’Istituto universitario Sophia e dal gruppo editoriale «Città nuovà». «La legalità – ha detto Giuseppe Gatti, sostituto procuratore della Dda Bari – non è la legge, la legalità è costituita dalle relazioni. C’è una minaccia sempre più forte da parte della criminalità organizzata, che sviluppa una legalità dell’io. E allora bisogna sviluppare una legalità del noi. La mafia è potente, ma l’io è solo e la solitudine genera fragilità. Dobbiamo lavorare con la forza del noi, che non conosce la fragilità. La legalità non la fanno i magistrati la facciamo tutti noi».

Nel corso del dibattito ha raccontato la sua storia Maria Teresa Morano, imprenditrice calabrese, membro del consiglio direttivo del Fondo anti racket. Minacciata dalla criminalità organizzata, ha deciso di denunciare, insieme ad altri imprenditori, chi pretendeva il pizzo. «Ho avuto paura – ha detto – ma bisogna fare una assunzione di responsabilità. Serve una scelta di responsabilità, anche praticando un consumo critico, ad esempio evitando di fare acquisti nei negozi che pagano il pizzo».

Praticare attivamente la legalità è tanto più importante oggi, quando la criminalità organizzata si sta diffondendo in tutto il Paese. «In Toscana – è la denuncia di don Andrea Bigalli, coordinatore di Libera Toscana – c’è una presenza, stanno correndo fiumi di denaro e questi signori sono in grado di comprare di tutto. Comprano esercizi, li ristrutturano con le proprie aziende creando favolosi meccanismi di riciclaggio». Al centro della riflessione anche le azioni da mettere in campo quotidianamente per sostenere la legalità, con le testimonianze dell’associazione «Economia e felicità» che promuove cash mob per sostenere il consumo critico e il lancio della campagna «No slot machine». «Non servono grandi maggioranze – ha detto l’economista Leonardo Becchetti – l’importanza del voto con il portafoglio è che basta una minoranza per poter produrre un cambiamento».