Toscana

Londa e San Godenzo si appellano a Mattarella e Renzi perché non riescono a chiudere il bilancio

L’introduzione di una nuova contabilità armonizzata che impone l’accantonamento di ulteriori risorse finanziarie, un aumento della rigidità della gestione e ulteriori tagli ai trasferimenti statali: sono questi gli elementi che non permettono ai due piccoli comuni di Londa e San Godenzo che gestiscono i servizi in maniera associata di chiudere il bilancio, se non tagliando i servizi alla cittadinanza e/o aumentando le tariffe.

Per questo motivo Aleandro Murras e Alessandro Manni rispettivamente sindaci di Londa e San Godenzo hanno scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai parlamentari della zona per chiedergli di allentare le restrizioni, altrimenti i due comuni saranno costretti a scegliere fra diminuzione dei servizi e aumento delle tariffe o il  commissariamento. 

In tutte e due le lettere inviate Murras e Manni fanno presente che i loro comuni hanno provveduto a gestire in forma associata tutti i servizi essenziali nei tempi previsti (non così è stato per molti altri comuni italiani), come richiesto dalla normativa, ma le nuove regole e i nuovi tagli ai trasferimenti statali  li penalizzano fortemente. La scelta di fronte alla quale si sono trovati i due comuni è quella di “non provare neanche a chiudere il bilancio preventivo – si legge nella lettera inviata al Presidente Mattarella – rimettendo così le comunità territoriali che rappresentiamo nelle mani di un commissario prefettizio, oppure provare a far quadrare il bilancio, tagliando per assurdo e per provocazione i servizi essenziali alla comunità: trasporto pubblico, trasporto e mensa scolastica, servizi sociali e assistenziali di base”. I sindaci dei due comuni chiedono al presidente della Repubblica di “intervenire a garanzia e tutela dei principi fondamentali dell’ordinamento, prima di tutti in difesa del principio di uguaglianza”. Questo perché le nuove norme penalizzano i cittadini dei piccoli comuni, rispetto a quelli grandi. Manni e Murras chiedono anche di essere ricevuti in udienza da Mattarella per spiegargli la grave situazione nella quale i piccoli comuni si trovano.

Al Presidente Renzi i due sindaci fanno richieste precise l’annullamento dei pesanti tagli al fondo di solidarietà comunale, l’allentamento o l’esenzione del patto di stabilità per i comuni sotto i 5000 abitanti, l’allentamento dell’accantonamento di risorse finanziarie per il fondo di crediti di dubbia esigibilità e soprattutto “l’introduzione di premi di virtuosità per quegli enti come il comune di Londa e di San Godenzo che hanno dato attuazione nei termini di legge al trasferimento delle funzioni fondamentali all’Unione di Comuni”. 

Le istanze di Londa e San Godenzo sono state inviate anche ai parlamentari della zona ai quali Murras e Manni chiedono una mano perché la virtuosità di questi due e di molti altri piccoli comuni italiani sia riconosciuta e premiata.