Arezzo - Cortona - Sansepolcro

L’omaggio di Tavernelle a don Gino Lazzerini.

Martedì 28 aprile la comunità parrocchiale di Tavernelle, nel comune di Anghiari, ha ricordato con una S.Messa di suffragio il parroco monsignor Gino Lazzerini, tornato alla casa del Padre lo stesso giorno di 25 anni fa. In questo quarto di secolo nella piccola e vivace parrocchia il ricordo di questo sacerdote non si è mai spento, e anche oggi, guidata dal successore don Marco Salvi, rende giusta memoria ad un parroco che nei primi anni Sessanta, per nulla impaurito della sua difficoltà economica, riuscì a edificare, nella frazione di Tavernelle, la nuova chiesa parrocchiale in sostituzione di quella vecchia di Galbino, situata in collina e difficile da raggiungere.È interessante ripercorrere la vita del sacerdote. Don Gino Lazzerini nasce in provincia di Pesaro, alla estremità della diocesi di Sansepolcro, nel 1905, quindi fu ordinato sacerdote da monsignor Pompeo Ghezzi nel 1931 e prima di raggiungere la parrocchia di Galbino, altra estremità dell’allora diocesi, guidò le parrocchie di Monteromano, Fresciano e Viamaggio, fino al 1947 quando divenne parroco di Sant’Andrea in Galbino, dove rimase parroco fino alla morte.Se la costruzione della chiesa di Tavernelle occupa un posto privilegiato nel ricordo tra i suoi parrocchiani, non sono da meno tante altre cose: don Gino fu per anni esorcista della diocesi e da lui si recavano da tutta Italia persone bisognose di liberazione dal demonio, ed ottenevano beneficio grazie alla sua potente fede e preghiera. Fu anche grazie alle offerte di tanti esorcismi che don Gino riuscì a terminare l’ardua edificazione della chiesa. Inoltre favorì l’arrivo delle suore della congregazione di Nostra Signora del Cenacolo nel convento di Montauto, e l’erezione di una cappella in un piccolo centro della parrocchia, al Bagnolo, paese natale del cappuccino allora rettore della Santa Casa di Loreto. Nel suo giubileo sacerdotale don Gino fu creato monsignore. Ma a fianco delle sue opere esterne, don Gino Lazzerini resta vivo nel cuore dei fedeli di Tavernelle per le sue qualità umane e sacerdotali che ha profuso nel 53 anni di ministero sacerdotale, di cui quasi quaranta tra Galbino e Tavernelle.Nell’occasione dell’anniversario della sua morte, la comunità di Tavernelle, assieme ai sacerdoti che furono suoi amici e collaboratori, tra i quali don Romani Manfredi e don Quinto Giorgini, lo hanno ricordato con una celebrazione di suffragio. Inoltre, il 1° maggio, i parrocchiani si recheranno a Sestino, nel cimitero, per una visita alla sua tomba e non dimenticare una così grande figura di sacerdote.