Arezzo - Cortona - Sansepolcro

L’omaggio di Cortona alla ricerca di Dio di Fabrizio De Andrè.

«E aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso». Con queste parole, prese a prestito da una delle canzoni più celebri di Fabrizio De Andrè, Cortona renderà omaggio, venerdì 27 febbraio, presso il teatro «Signorelli», al celebre cantautore ligure. Lo farà con un mix di musica e recitato, quasi a voler seguire le tracce dell’inconfondibile stile delle ballate del «Faber». Ed è proprio a partire dai suoi più grandi successi che sarà narrata la vita di De Andrè, spiegando come e perché sono nati testi entrati a far parte della storia della musica italiana (ma anche della letteratura contemporanea). «Sono tanti gli aspetti della vita del cantautore di Genova – spiega l’attore Luca Bisaccioni, uno dei protagonisti della serata cortonese – che non sono conosciuti. In molti, per esempio. considerano Fabrizio un ateo. In realtà non è affatto così. De Andrè parla spesso nei propri testi di Dio e in questi emerge una vicinanza, una sensibilità verso i più deboli, verso gli “ultimi” che ha tratti molto vicini agli insegnamenti di dottrina sociale della Chiesa. Nelle sue canzoni emerge frequentemente una ricerca di Dio che non era affatto “di comodo” o “di moda” e che in realtà aveva motivazioni di fondo molto più profonde». Assieme a Luca Bisaccioni, che sarà la voce della serata, saliranno sul palco del «Signorelli» di Cortona anche le coriste Silvia Milli e Serena Ciccioni con l’accompagnamento musicale di Luca D’Amore alle chitarre, Lorenzo D’Amore alla batteria, Andrea Matteagi al basso, Diego Rossi alle tastiere, Giorgio Pinai ai fiati e Francesco Fidel al violino.