Prato
Lo “Stefanino” per chi crea lavoro e sviluppo
Il Messaggio del Vescovo
Vi domando di partecipare il 26 dicembre prossimo, solennità del nostro patrono Santo Stefano Protomartire, alla Messa che concelebrerò con i confratelli della Diocesi, alle ore 10 in cattedrale. Sento, infatti, il dovere di favorire, in occasione di una festa così sentita, la coesione sociale, la riflessione, e la preghiera dei pratesi nella stagione così dura e purtroppo tanto lunga, che la città e la provincia stanno attraversando. Non ho altre intenzioni che queste: aiutare tutti a cominciare da quanti sono impegnati nei vari palazzi «che contano» sul piano economico, sociale, culturale e politico-amministrativo a pensare e ad operare, ancora meglio, praticando la più grande unità possibile pur nelle legittime diversità di opinioni e di interessi; facilitare uno scatto in più, da parte di tutti, nella coerenza con l’etica dell’onestà, della legalità e della fraternità; incoraggiare quanti desiderano il successo di questi stessi valori e già si battono per essi; e chiedere infine ai credenti di implorare ancora, con umiltà e fiducia, la grazia del Signore sulla nostra comunità. La cattedrale illustrata stupendamente dal volume pubblicato a cura della Cariprato potrà essere sentita in quel giorno, come veramente è, la casa comune o comunque il luogo più significativo, del popolo pratese.
+ Gastone Simoni, Vescovo
(dal numero 45 del 13 dicembre 2009)