Vita Chiesa

LIVORNO, PIANO TRIENNALE SU CATECHESI, FAMIGLIA E RESPONSABILITA’

Catechesi, famiglia e responsabilità storica del cristiano sono le tre prospettive fondamentali del cammino pastorale che dovrà caratterizzare i prossimi tre anni della Chiesa livornese. Il vescovo Diego Coletti ha presentato alla diocesi una prima bozza del progetto triennale, che aveva annunciato nell’ultimo convegno diocesano, e che intende lanciare all’inizio del prossimo autunno, dopo un’ampia fase di consultazione.«Non sono tre temi annuali – ha precisato monsignor Coletti – ma tre punti di vista dai quali considerare in concreto la vita e la responsabilità della comunità di fronte al Vangelo e alla missione della Chiesa»; al termine del triennio 2002 – 2005 è prevista una verifica del cammino svolto sulla quale fondare la celebrazione, nel 2006, del secondo centenario della fondazione della diocesi livornese.L’attenzione alla catechesi deve essere inserita – si legge nel progetto – «sullo sfondo di un’allarmante diffusione dell’ignoranza e del pregiudizio, della superficialità e della genericità della fede della nostra gente. La catechesi va quindi intesa come formazione di una mentalità matura di fede, di un discepolato adulto e responsabile, di una “cultura” cristiana nel senso alto e pieno del termine».Affrontare il cammino pastorale dal punto di vista della famiglia «significa – si legge nel testo presentato – farci carico dei problemi molteplici e gravi che essa vive nelle odierne condizioni culturali e sociali, sia nella preparazione degli sposi alle loro scelte, sia nel sostegno dovuto alla vita coniugale e alla responsabilità educativa, sia nella cura delle difficoltà e dei momenti di smarrimento o di disgregazione nei quali si può trovare la coppia e l’intero ambiente familiare».«L’esercizio della responsabilità storica del cristiano», infine – la terza prospettiva di questo piano pastorale – «deve essere considerato come frutto maturo dell’azione pastorale della Chiesa che ha come scopo quello di creare le condizioni perché i fedeli possano esercitare il loro sacerdozio regale e battesimale nei vari ambiti della vita, da quello professionale, a quello dell’elaborazione culturale, della partecipazione sociale e della responsabilità politica».Il vescovo Coletti ha raccomandato di verificare le linee di questo progetto alla luce degli orientamenti del Sinodo diocesano del 1984 il cui documento finale, ha voluto, recentemente, riconsegnare alla diocesi.Nicola Sangiacomo