La Caritas diocesana di Livorno ha presentato il progetto Sprar, specifico per i richiedenti asilo politico e dedicato all’accoglienza dei profughi attualmente ospitati a Lampedusa. Il progetto prevede un’offerta di aiuto e soprattutto di accompagnamento ad una ventina di persone, che saranno accolte in diverse strutture a disposizione di Caritas.L’idea, che è nata subito dopo la tragedia di Lampedusa, è quella di aiutare queste persone a riprendere in mano la loro vita, aiutandole ad integrarsi nella società, con l’alfabetizzazione, a ricongiungersi con i parenti che magari già vivono in Europa, oppure a trovare un’occupazione e a rimanere sul territorio. Per fare quest’opera di solidarietà, la Caritas seguirà i profughi suddividendoli in piccoli nuclei, per permettere così un accompagnamento attento alla dignità di ognuno.Non è la prima volta che la città accoglie dei profughi: già in passato, quando situazioni di emergenza avevano richiesto la solidarietà, Livorno aveva risposto anche prima di altri comuni. Negli ultimi tempi erano state accolte 12 persone,di questi attualmente la Caritas ne sta seguendo ancora 5, mentre gli altri si sono integrati ed hanno trovato lavoro.«Per questa buona riuscita dei progetti precedenti –afferma suor Raffaella Spiezio, presidente della Caritas diocesana – siamo motivati ad offrire nuova accoglienza, accompagnando chi si trova a vivere situazioni di povertà estrema e di solitudine: questi viaggi della speranza portano con sé ferite molto profonde».Il progetto è in attesa dell’approvazione ministeriale, dopodiché potrebbe partire già dai primi giorni del prossimo anno.