Toscana
Livorno: giochi quasi fatti
Indecisi per adesso gli esponenti dell’Udc che ancora non hanno confermato se sosterranno il candidato. Guastalla punta al ballottaggio e nonostante l’opposizione di alcuni membri del Polo e della comunità religiosa, i commenti sulla scelta del candidato da parte di Gianfranco Fini, intervenuto a Livorno nelle scorse settimane per presentare un libro, sembrano positivi. E, nota di gossip, se anche non dovesse farcela la vittoria resterebbe comunque in famiglia, visto che il candidato dell’Ulivo è il fidanzato della nipote.
La Lega nord invece presenterà Luciano Cini, mentre ancora in alto mare sul nome da rendere noto sono i Verdi e Rifondazione Comunista, ormai definitivamente (sempre salvo ripensamenti) staccati dalle decisioni dell’Ulivo. Ma i candidati a sindaco non finiscono qui. Finita la lista degli schieramenti ecco l’arrivo delle liste civiche. Marco Cannito si presenta per «Città diversa», una lista che raccoglie tutti i movimenti dei cittadini, per così dire, «attivi»: comitati di protesta, comitati per i diritti alla qualità della vita, ecc. Mentre Massimo Bianchi torna a correre con la lista «Livorno insieme», gruppo già esistente nelle precedenti elezioni che raccoglie esponenti di «Democrazia europea» di stampo D’Antoniano e propone le ispirazioni del «Patto Segni». Ancora un’altra possibile lista civica vede il nome di Giangiacomo Panessa, lista apartitica e per adesso ancora tutta da conoscere.
Per la Provincia di Livorno le divisioni della sinistra si fanno meno nette ed i compromessi probabilmente saranno più soft. Giorgio Kutufà è il candidato per La Margherita, per i DS, per i Socialisti Democratici Italiani e per i Comunisti Italiani, ma non (per adesso) di Rifondazione Comunista e dei Verdi, ancora alla ricerca della persona da proporre. Il Polo propone Maurizio Zingoni, mentre la Lega fa il nome di Sergio Tascini. Le liste civiche ancora non si esprimono su come parteciperanno al rush finale.
Nelle prossime settimane sarà ancora un tam tam di nomi e accostamenti partitici diversi, perlomeno fino all’apertura delle liste e alla loro chiusura: mai come quest’anno i giochi sembrano così incerti, mai come quest’anno, forse, in città si respira voglia di cambiamento, ma alla fin fine sarà davvero così?