Vita Chiesa

LIVORNO, FOLLA PER L’INGRESSO DEL NUOVO VESCOVO

Una grande folla ha accolto prima nella centralissima piazza della Repubblica e poi in Duomo l’ingresso in Diocesi del nuovo vescovo monsignor Simone Giusti. Complessivamente almeno tremila livornesi l’hanno accolto nelle cerimonie organizzate in città: la prima delle quali nella chiesa di confine di Stagno, nel comune di Collesalvetti, dove Giusti, proveniente dalla Diocesi di Pisa (è stato parroco a Cascine di Buti) ha fatto il suo primo ingresso ufficiale nella Diocesi di Livorno. “Alle autorità chiedo dialogo costante – ha detto Giusti rivolgendosi alla piazza gremita – ai giovani chiedo il coraggio di osare con Cristo per costruire una nuova civiltà dove esista il coraggio di sognare un futuro di pace e giustizia per tutti i popoli, il coraggio di non aver paura del domani. Un futuro bello dove per le giovani coppie sia desiderabile mettere al mondo dei bambini, osando. Chiedo di aver coraggio in un futuro di speranza dove ci sia per tutti una casa, un lavoro, un’economia dell’amore”. In Cattedrale la cerimonia d’insediamento e la liturgia sono state solenni, con il vescovo emerito che gli ha passato il pastorale all’altare. “Nello scegliere il mio stemma – ha concluso Giusti – ho voluto inserire l’acqua che è il simbolo del battesimo ma anche del mare di questa città, le colline della fede ma anche quelle che si adagiano nelle campagne di Livorno, e la stella di Maria riferito alla Madonna di Montenero, tutti simboli di una città che da oggi è già la mia”. E nel corso dell’omelia ha ammesso le sue preoccupazioni, sdrammatizzandole con una battuta salutata da un lungo appaluso: “Sono felice, ma con qualche tremore, e non perché sono un pisano a Livorno, ma perché mi chiedo di continuo se sarò all’altezza del compito”. (ANSA).