Cultura & Società
Livorno, dal 28 al 30 settembre arriva il festival «Il senso del ridicolo»
«Stelle o caporali?». La domanda è l’anagramma del nome e cognome di Paola Cortellesi, l’attrice, comica e cantante che è l’ospite d’onore della prima serata del festival «Il senso del ridicolo» (
Da bambini si ride anche per un enigma risolto, per una parola inventata, per un gioco logico che si è compreso: era quanto succedeva con il «Dirodorlando», storica trasmissione della Tv dei Ragazzi a cui è dedicata la lectio magistralis dialogata fra due dei suoi autori: la grande scrittrice Bianca Pitzorno e il traduttore e autore tv Davide Tortorella, che all’epoca in cui collaborava al Dirodorlando andava alle scuole medie inferiori (
Ma era anche quanto succedeva nella stanza dei giochi che l’artista Alighiero Boetti aveva allestito nel suo studio di Trastevere per giocare con i suoi figli. La figlia Agata ha trasportato quella stanza alla Fortezza Nuova e invita tutti, piccoli e grandi, ad ammirare lo zoo e a partecipare ai giochi che allora aveva inventato assieme a suo padre (
Parlando di serragli, è un bestiario anche quello della Rete. La sociolinguista Vera Gheno e il filosofo della comunicazione Bruno Mastroianni descriveranno la «fattoria degli animali social» (
Se «Il senso del ridicolo» vuole, edizione dopo edizione, intraprendere anche un giro d’Italia della comicità, con questa edizione Gadda ci fa partire da Milano, capitale anche umorale della Nazione. Come è la comicità milanese? La esploreremo con la rassegna dei film curata da Gabriele Gimmelli (
Gadda e Milano, si diceva. Ma Gadda, divenuto romano anche nella scrittura, ricordava: «io sono una polpetta sbalzata fuori dalla padella lombarda». Infatti si ride per fuggire, secondo l’antropologo Adriano Favole (
L’umorismo ha le sue condizioni, come la singletudine femminile su cui la giornalista Irene Soave si è lungamente documentata tramite i galatei e la manualistica dedicata all’argomento (
Infine, la Comicità ha i suoi Poli: non solo il maschile e il femminile, l’austero e il buffone, ma anche Paolo e Lucia, fratello e sorella, legati da complicità e sapienza teatrale. Conversando con la critica Sara Chiappori, Lucia Poli ripercorrerà ricordi ed episodi della carriera e sceglierà qualche perla dalla collana del suo repertorio (
Anche quest’anno, appassionato di Livorno, Matteo Caccia proseguirà la sua ricerca di storie e luoghi, presentando il risultato di un’esplorazione etnologico-immobiliare della città (
Come negli anni passati, il festival sarà incorniciato e sostenuto dall’attività di molti giovanissimi volontari, che a loro volta ascolteranno e guarderanno. Lo hanno fatto anche nelle precedenti edizioni e alla Bottega del Caffè si potranno ammirare le fotografie, bellissime, che hanno scattato ai protagonisti e al pubblico del festival, pubblicate anche nel libro Gli occhi del ridicolo.
Oltre a questo libro e al boettiano «ABAB», al Festival è legata un’altra pubblicazione uscita quest’anno. Nell’aprile del 2018 all’università Iulm si è tenuta una tavola rotonda sul tema della «Comicità dei copioni», i diritti d’autore nel campo dell’umorismo, organizzata dal Senso del Ridicolo con la partecipazione della Siae. L’ebook che raccoglie gli interventi dei partecipanti verrà presentato in un incontro del festival (
IL SENSO DEL RIDICOLO
Livorno, 28-30 settembre 2018
Facebook: Il senso del ridicolo | Twitter: @sensoridicolo | Instagram: @ilsensodelridicolo | hashtag: #sensodelridicolo