Toscana

L’Italia piange i suoi soldati

Le salme degli italiani morti a Nassirya torneranno in patria martedì 18 novembre, giorno in cui si svolgeranno anche i funerali di Stato. Il Consiglio dei ministri ha disposto per quel giorno il lutto nazionale con esposizione a mezza asta delle bandiere sugli edifici pubblici in tutto il Paese. Ogni scuola italiana di ogni ordine e grado è invitata ad osservare un minuto di raccoglimento in corrispondenza dell’inizio della cerimonia funebre. Grande commozione anche in Toscana per la strage di militari italiani a Nassiriya. I Sindacati Cgil-Cisl-Uil hanno inviatato ad internazionalizzare la manifestazione contro il terrorismo, già programmata per il 19 novembre a Firenze. Livorno, dove ha sede la Caserma «Vannucci», dalla quale erano partiti i carabinieri in missione in Iraq e dove risiedeva il maresciallo Enzo Fregosi, ha dichiarato il lutto cittadino.

Giovanni Paolo II che appena appresa la notizia aveva inviato un telegramma di cordoglio al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, è tornato a pregare per le «vittime del crudele attentato in Iraq», giovedì 13, nel corso della Messa celebrata tradizionalmente nel mese di novembre a San Pietro in suffragio dei cardinali e vescovi defunti durante l’anno. Anche la Conferenza episcopale Italiana ha espresso prontamente il suo cordoglio per le vittime e il card. Ennio Antonelli ha invitato a non «perdere assolutamente la speranza» e anzi ad «essere più che mai attenti alle molte guerre, alle molte situazioni di turbolenza, di sofferenza che ci sono nel mondo. L’eroismo, la generosità di questi nostri soldati deve renderci tutti più attenti alle necessità e alle sofferenze che travagliano il mondo».

19 le vittime italiane