Italia

L’Italia nella morsa degli incendi

E’ tolleranza zero contro gli incendiari. E’ partito lunedì 6 agosto con la circolare inviata dal ministero dell’Ambiente a tutti i presidenti dei Parchi nazionali il “blitz” nazionale anti-roghi. Proprio nel giorno dell’ennesima tragedia con una vittima sulla Sila. Il primo fronte per fermare i criminali dei fuochi è costituito dalle aree protette nazionali chiamate a costituirsi parte civile per ottenere “condanne esemplari” finora mancate del tutto all’appello. E la circolare voluta dal ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, firmata dal direttore generale della Direzione protezione natura, Aldo Cosentino, e trasmessa via fax a tutti gli Ente Parco nazionali, anche quelli non interessati al fuoco, va in questa direzione. Ma c’è di più. La circolare detta disposizioni per una stretta sul catasto delle aree bruciate e sui danni. Intanto il Wwf chiede di istituire una taglia da 100 mila euro sui criminali del fuoco mentre i Verdi propongono di piantare alberi con i soldi del risarcimento.Ecco i punti qualificanti del piano anti-incendiari:

– CATASTO: Senza catasto gli Enti Parco saranno autorizzati a chiudere i rubinetti delle risorse finanziare. La circolare invita i presidenti delle aree protette nazionali a richiedere ai Comuni, ricadenti nei Parchi nazionali, “il puntuale adempimento dell’obbligo di istituire e aggiornare annualmente il catasto delle aree percorse dal fuoco”, altrimenti l’ attribuzione di risorse finanziarie da parte degli Enti Parco destinati a interventi a favore di questi comuni “potrà essere subordinata” a quest’obbligo per evitare che risorse degli Enti Parco possano essere utilizzate per finanziare interventi da parte dei Comuni che, senza catasto, potrebbero, potenzialmente, porsi vanificare il potere deterrente dei divieti.

– PARCHI PARTE CIVILE: I Parchi nazionali dovranno “promuovere ogni urgente idonea azione” per garantire “l’attivazione” o la “partecipazione” in “ogni azione per danno ambientale promossa contro i soggetti ritenuti responsabili di tali eventi” anche mediante “la costituzione di parte civile da parte dell’Ente parco stesso”

– NUCLEI VALUTAZIONE DANNI: Il ministero dell’Ambiente invita i Parchi a creare nuclei tecnici ad hoc “per la quantificazione dei connessi danni ambientali” per colpire anche i mandanti

– PENE IN VIGORE: Da sette anni l’incendio doloso è diventato reato penale si rischiano fino a 10 anni di carcere, con un’ aggravante se le fiamme colpiscono un’area protetta. Non c’é nessuna condanna definitiva

– 1 COMUNE SU 3 NON FERMA I ROGHI: Da un rapporto Legambiente – Protezione Civile risulta che più di un comune su tre di quelli colpiti dagli incendi non fa praticamente nulla e appena il 24% dei comuni interessati dal fenomeno realizza il catasto. Solo il 6% applica pienamente la legge-quadro

– TAGLIA DA 100 MILA EURO: Il Wwf si costituirà parte civile al fianco degli enti dei Parchi italiani e propone di dare inizio “a una vera e propria caccia ai criminali del fuoco: ‘piromani wanted’, con un premio di 100.000 euro per chi denuncia e li fa assicurare alla giustizia”.

– ALBERI CON I RISARCIMENTI: I Verdi chiederanno di costituirsi parte civile contro gli incendiari e si impegnano a utilizzare le somme ricevute per acquistare alberi da ripiantare nelle aree incendiate, propone Angelo Bonelli, capogruppo alla Camera

– REAZIONI: “Il catasto è necessario per bloccare gli speculatori”, ha detto il presidente della Commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano. Il deputato di An, Fabio Rampelli, invita Pecoraro a fare “anche autocritica perché quest’anno la campagna di prevenzione contro gli incendi è stata ridicola”. Per il senatore dell’Ulivo, Nello Palumbo, componente della Commissione Antimafia “bisogna puntare sulla prevenzione”. Francesco Emilio Borrelli, assessore ai parchi della Provincia di Napoli, ha annunciato la richiesta per la costituzione della Provincia come parte civile contro gli incendiari. (Elisabetta Guidobaldi – ANSA).

La scheda

Sono stati nel complesso 4.007 gli incendi boschivi che hanno interessato il nostro Paese dal primo gennaio al 29 luglio 2007. In particolare, informa il Corpo Forestale dello Stato, questi hanno percorso 80.086 ettari, di cui 37.074 boscati e 43.012 non boscati. A livello territoriale sono state la Calabria e la Campania, rispettivamente con 761 e 604 incendi, le regioni più colpite dalle fiamme. Rispetto allo stesso periodo del 2006, quando i roghi erano stati 3.039, si è assistito nei primi 7 mesi dell’anno ad un aumento del 30% del numero degli incendi. Forte incremento (+373%) anche per la superficie totale percorsa dalle fiamme, che passa da 21.496 ettari del 2006, agli attuali 80.086. In particolare, c’é stato un aumento del 310% per quanto riguarda la superficie boscata andata in fumo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (9.094 ettari contro i 37.074 del 2007); +250% per le superfici non boscate (12.402 ettari del 2006 contro i 43.012 del 2007). A partire dai primi giorni di luglio è stato rilevato un aumento delle temperature con il conseguente ingresso nella fase critica estiva: a fronte di ciò, ricorda ancora il Corpo Forestale, nella settimana dal 23 al 29 si sono verificati 1.029 incendi (contro i 438 dello stesso periodo del 2006).

LE REGIONI E GLI INCENDI – La mappa dei roghi identifica la Calabria come il posto ‘piu’ caldò d’Italia nel periodo 1 gennaio-29 luglio, con 761 incendi. Seguono la Campania (604), la Toscana (339), il Lazio (293), il Piemonte (273), la Puglia (245) e la Sardegna (219). In Abruzzo si è avuta la più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco (6.983 ettari). Seguono: Sardegna (5.474), Puglia (5.293), Marche (4.529) e Calabria (3.339). La Val d’Aosta, con appena 6 roghi, è stata invece la regione con la minore superficie colpita dalle fiamme: 6 ettari.

L’ATTIVITA’ INVESTIGATIVA DEL CFS – Al 29 luglio 2007 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 172 persone per il reato di incendio boschivo: 4 gli arrestati e 168 le persone denunciate a piede libero. Due arresti sono stati effettuati nella provincia di Latina, uno ad Alessandria e un altro a Cosenza. Per quanto riguarda infine il numero delle vittime, sono 8 le persone che hanno perso la vita a causa degli incendi. (ANSA).