Arezzo - Cortona - Sansepolcro

L’istituto «Signorelli» in aiuto alle missioni

L’istituto scolastico superiore cortonese «Signorelli» ha collaborato ad una iniziativa di beneficenza promossa dalla Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Si tratta del primo progetto di adozione comunitaria internazionale ed ha lo scopo primario di sostenere le sette mense sociali promosse e gestite da suor Teresa Varele, missionaria in Argentina nella città di San Marco Sierra (provincia di Cordoba). Non solo mense, infatti il progetto intende portare a termine tutta una serie di servizi educativi e ricreativi sempre a favore di questi bambini argentini bisognosi di tutto.Il nostro istituto non è nuovo ad attività di solidarietà, già lo scorso anno erano stati raccolti dei soldi in occasione del concerto annuale d’istituto «Notte a teatro». Le offerte servirono per aiutare un bambino africano, Ibraim, che doveva essere operato in Italia. Ma si sa, fare del bene è contagioso e quindi abbiamo voluto continuare sulla strada della solidarietà. Il primo a sostenere l’idea è stato il preside, professor Giustino Gabrielli, seguito con entusiasmo da studenti, professori e da tutto il resto del personale scolastico.La cifra raccolta, 720 euro, è già stata consegnata ad Andrea Dalla Verde, vice-direttore della Caritas di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, che ha illustrato agli studenti, con un video e la sua testimonianza personale, la situazione di questa missione, le difficoltà oggettive ma anche la gioia data dalla consapevolezza che, se mettiamo insieme i nostri sforzi, con poco possiamo fare cose importanti. Naturalmente anche le offerte raccolte dagli studenti durante la seconda edizione di «Notte a Teatro» saranno interamente devolute per la stessa iniziativa. Andrea Dalla Verde si è impegnato per il prossimo anno, a rendere partecipi tutti gli studenti del modo in cui i soldi raccolti sono stati impiegati. Il nostro istituto è orgoglioso di essere coinvolto in una così bella e importante attività e invita anche altre scuole e istituti a fare altrettanto. Infatti, si tratta davvero di una iniziativa di alto valore educativo che punta a promuove la vocazione delle adozioni comunitarie a distanza.Romano Scaramucci