Cultura & Società
L’Istituto della Resistenza compie 50 anni
Non sempre la raccolta di documenti è stata agevole: non si trovano, ad esempio, le carte dell’ufficio informazioni del Ctln, necessarie per stabilire le responsabilità e le connivenze di enti o persone con la repubblica di Salò. Furono passate all’Alto commissariato per l’epurazione e da lì sono finite chissà dove.
L’alluvione del ’66 rappresentò una battuta d’arresto per l’Istituto, pesantemente danneggiato. Il materiale fu recuperato grazie all’aiuto di tanti giovani, tra i quali l’attuale presidente Ivano Tognarini, allora studente liceale e oggi professore universitario a Siena. Alle carte di partiti e movimenti politici (Ctln, comitati provinciali e comunali della Toscana, archivi dei vari reparti) si sono aggiunti nel tempo i fondi personali di numerosi protagonisti di quegli anni: Gaetano Salvemini, Ferdinando Schiavetti, Aldebrando Medici Tornaquinci, Tristano Codignola, Roberto Battaglia, Piero Calamandrei, Raffaello Ramat, Francesco Berti, membro del Ctln in rappresentanza della Dc e altri. In più documenti riguardanti la vita politica italiana provenienti da archivi italiani e stranieri.
Oggi l’Istituto affronta il secondo cinquantennio in buone condizioni: ampliata la sede originaria, può contare su di una seconda sede fiorentina, in via dei Pucci. Certo, i problemi non mancano, primo tra tutti quello del personale, già ampiamente insufficiente per garantire la catalogazione delle nuove acquisizioni e per garantire l’apertura al pubblico.
In ogni caso, fino a quando continueranno a trovarsi in mano di organizzazioni politiche o di privati, sarà assai difficile consultarli e si presteranno sempre all’arbitraria interpretazione di chi li possiede.