Arezzo - Cortona - Sansepolcro

L’istituto d’arte fa rivivere i tessuti del ‘400

L’ultima settimana di marzo è stata per Arezzo e per la Valtiberina ricca di appuntamenti dedicati al grande maestro Piero della Francesca, protagonista indiscusso di questo 2007. Oltre all’ inaugurazione ad Arezzo della mostra «Piero della Francesca e le corti italiane», uno degli eventi culturalmente parlando più importanti del 2007, sono partite molte attività collaterali legate appunto al grande evento e diffuse all’ interno del territorio interessato.Sabato 30 marzo infatti si è inaugurata a Sansepolcro la mostra dal titolo «Colori e costumi al tempo di Piero» una manifestazione creata dall’Istituto statale d’arte di Sansepolcro e promossa dalla Comunità Montana della Valtiberina toscana. La mostra per un primo periodo avrà sede nel chiosco di Santa Chiara a Sansepolcro e successivamente, nel mese di maggio, verrà riallestita a Monterchi, al museo della Madonna del Parto.Presenti il presidente della comunità montana Marzi, il sindaco di Sansepolcro Franco Polcri, il preside dell’Istituto d’arte Carletti, gli assessori della comunità montana alla pubblica istruzione Cascianini e alla promozione territoriale e turismo Minozzi. Gli interventi delle autorità hanno avuto un tono nuovo, i temi centrali del discorso di apertura sono stati quello della promozione turistica e culturale come un diverso modo di vivere l’ arte e come momento di fruizione sicuramente forte e ricco di emozioni. Marzi ha sottolineato come l’Istituto d’arte sia una scuola che da anni studia e ricerca nel passato e si occupa anche di riscoprire i mestieri del suo territorio. Molto apprezzata la «Madonna della Misericordia» ricreata in maniera «stupenda» dagli allievi.Il sindaco Franco Polcri ha ringraziato i ragazzi e gli insegnanti creatori del progetto e ha ricordato come Piero faccia parte della nostra quotidianità. «Siamo in mezzo a Piero e con Piero in ogni momento della nostra giornata- ha affermato il primo cittadino – Piero ci ha concesso di essere europei». Ed è stato emozionante ascoltare quelle parole mentre gli occhi di tutti osservavano gli abiti tinti con il guado, storica pianta della Valtiberina e i lavori sistemati con cura e con arte nel chiosco. «Queste opere – ja concluso Polcri – sono un omaggio al grande maestro che simboleggia fortemente la cultura, la scienza e il buon costume».Il preside Carletti ha sottolineato come gli stessi colori utilizzati nel 1400 siano i medesimi che risplendono nella nostra attuale natura. E’ una grande forza quella che emerge dalle parole di tutti, c’è una sicura volontà legata alla riscoperta del «bello» che è proprio delle dolci e morbide colline situate nella Toscana più orientale. L’ anno pierfrancescano è appena cominciato, le attese verso gli eventi organizzati sono molto alte e tutti i cittadini della Valtiberina sperano che vengano ripagati gli sforzi e il lavoro di tutta la collettività.Linda Mencaroni Colori e costumi al tempo di Piero30 marzo – 29 aprileChiostro di San Chiara a Sansepolcro.Orario di apertura 10 – 19