Lettere in redazione

L’importanza dei Consigli di quartiere

Nei prossimi mesi ci aspettano importanti scadenze elettorali. Milioni d’italiani e di europei sono chiamati a rinnovare il consiglio d’ Europa e i vari consigli amministrativi. Per quanto riguarda l’elezioni amministrative un ruolo non di secondo piano riveste il rinnovo dei consigli circoscrizionali (o quartieri).

Circoscrizioni, come nel caso del Comune di Firenze, che coinvolgono migliaia di cittadini, come se fossero veri e propri Comuni. Circoscrizioni come numero di abitanti paragonabili a Lucca, Pistoia, Arezzo, ecc. Quest’anno un cambiamento importante riveste il ruolo del presidente del consiglio circoscrizionale che, a differenza delle passate consultazioni, viene indicato dalle varie coalizioni sulla scheda elettorale. Gli elettori sapranno prima del voto chi sarà il futuro presidente del quartiere. Una piccola, ma importante rivoluzione. L’organismo più vicino ai bisogni e ai desideri dei cittadini avrà un presidente, indicato dalle coalizioni, ma scelto dai cittadini.

Spesso sulla stampa, alla televisione i consigli circoscrizionali fanno la parte della cenerentola della politica, in realtà è l’organismo più vicino ai cittadini. È il primo volto dello Stato che i cittadini hanno davanti. Per questo deve essere un volto pulito, chiaro e disponibile. Credo sia per questo importante che i mezzi d’informazione diano più spazio possibile a questo organismo istituzionale ed è necessario auspicare da parte dei cittadini, vorrei dire dei cattolici impegnati in ambito ecclesiale e nel volontariato, un interessamento attivo, perché è nella politica, nella vita della polis che il sale e il lievito evangelici possano dare i loro frutti. Se continuiamo sempre a delegare ad altri, a rinchiuderci sempre più nel privato o nelle sagrestie, il nostro compito di cattolici finirebbe per essere mediato solo dalla televisione. Per questo credo che il luogo più vicino alle esigenze dei cittadini, possa essere un’occasione d’impegno e di partecipazione attiva da parte di chi crede la «politica la forma più esigente di vivere l’impegno cristiano al servizio dei fratelli». Stefano ZecchiFirenze La novità dell’indicazione sulla scheda del presidente del Consiglio di quartiere è senz’altro positiva. Non so però se riuscirà a ridestare interesse per questa forma di partecipazione. Il vero problema è quello dell’identità del quartiere che nei nostri agglomerati urbani mi sembra sempre più evanescente.Claudio Turrini