Arezzo - Cortona - Sansepolcro

L’impegno culturale di Ac. Torna la Fuci ad Arezzo.

Passa anche attraverso la ricostituzione del gruppo diocesano della Fuci la scomessa educativa e culturale dell’Azione cattolica di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Un rilancio della sezione locale della Federazione universitaria cattolica italiana, fortemente voluta dall’arcivescovo Riccardo Fontana, in una città che proprio in questi mesi ha messo al centro del dibattito pubblico il futuro del polo universitario aretino. La Fuci è la realtà associativa che dal 1896 costituisce un punto di incontro e di raccordo per gli studenti accademici italiani. Dagli anni ’80 ad oggi la Federazione vive una fase segnata dall’esigenza di ritrovare una propria identità alla luce di una realtà nuova e diversa sul piano politico-sociale, nel quadro della nuova condizione giovanile e del processo di modernizzazione, attraverso il ritorno nell’università e il radicamento nelle chiese locali. «Stiamo cercando di rilanciare la nostra proposta in tutta la Toscana – spiega l’incaricato regionale Lorenzo Banducci -. Oltre ad Arezzo stanno nascendo nuovi gruppi in tutta la Regione, ad esempio a Lucca ma anche a Siena, Pisa e Fiesole». «La rinascita della Fuci aretina – spiega l’arcivescovo Riccardo Fontana – significa riannodare i fili della nostra tradizione cattolica, legata a personaggi come Amintore Fanfani che, prima di segnare la storia italiana recente, è partito proprio dalla Fuci».La Fuci si affianca così al Movimento studenti di Ac (Msac) attivo ormai da qualche anno nell’Aretino.Ma sul fronte della cultura l’Ac in questo ultimo triennio ha fatto molto di più, a partire dal sostegno di alcune importanti iniziative come il grande convegno sulla Caritas in veritate nel dicembre del 2009 da cui è nata una stretta collaborazioni con Acli, Mcl e Caritas. Una strada che in futuro dovrebbe portare all’istituzione di una vera e propria Consulta dei laici.In Valtiberina poi, è stato recentemente costituito da alcuni professionisti, imprenditori ed educatori il centro studi «Dialogos», il cui obiettivo è quello di offrire un contributo culturale di matrice personalista quale risorsa per la comunità locale, mediante lo svolgimento di attività e iniziative culturali sul territorio. «Nelle proposte dei vari momenti del triennio – si legge nel documento assembleare che sarà presentato a San Leo – si è voluto privilegiare l’Associazione diocesana come luogo di incontro e di comunione, di formazione spirituale e culturale». Tante le proposte non solo per i più giovani ma anche per gli adulti: «Come adulti di Ac condividiamo l’urgenza di privilegiare la fascia d’età dei quarantenni, di norma genitori di giovani famiglie che faticano più di altri a trovare tempi e modi per la continuità dell’impegno ecclesiale».