Cultura & Società
Libri, con “Tremilacinquecento battute” secondo viaggio in un anno di cinema
Nel mezzo alla due opera di Spielber troviamo nel libro tante produzioni di grande qualità, soprattutto italiane, a partire da rivelazioni inaspettate come Piccolo Corpo, dal profondo Californie, dal chiassoso e travolgente Margini. Interessante anche l’esordio dietro la macchina da presa di Jasmine Trinca con «Marcel!», mentre accurato ed efficace si è dimostrato «In viaggio», il reportage di Gianfranco Rosi sui pellegrinaggi di papa Francesco. L’intera Europa è comunque ben rappresentata, mentre ricchissima è la presenza iraniana, segno di una scuola vitale che, a dispetto di censure e restrizioni, non smette mai di sorprendere.
In 3500 battute sono rappresentate anche le cinematografie di ogni continente, grazie alla presenza dell’Australia con il biopic Elvis di Baz Luhrmannn, della Tunisia con il dramma familiare «Un figlio» di Mehdi M. Barsaoui, di Israele con il delizioso «Noi due» di Nir Bergman, della Palestina con l’angosciante «200 metri» di Ameen Nayfeh, del Buthan con il delicato «Lunana, il villaggio alla fine mondo» di Pawo Choyning Dorji, della Bolivia con il commovente «Utama – Le terre dimenticate» di Alejandro Loayza Gris. Le grandi produzioni americane possono contare su una sparuta ma significativa rappresentanza mentre spiccano il ritorno sul grande schermo del mostro sacro David Cronenberg e una preziosa serie di riedizioni tra le quali emergono i capolavori «La città incantata» e la terza e definitiva versione di «Apocalypse now – Final cut».
E se 3500 battute è «il racconto di una passione infinita che, di volta in volta, si fa terapia, intrattenimento, arricchimento culturale», queste recensioni vogliono rappresentare uno spunto di riflessione su temi imprescindibili che riguardano da vicino la nostra società, il nostro pianeta, la nostra storia recente.