Toscana
LIBIA: TRIPOLI NON RICONOSCE AUTORITÀ CORTE PENALE INTERNAZIONALE
(ASCA-AFP) – L’Aja – Tripoli ha respinto i mandati d’arresto spiccati ieri dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja contro il leader libico Muammar Gheddafi, suo figlio Seif Al-Islam e il capo dei servizi di sicurezza libici, Abdullah al-Senussi annunciando di non riconoscere l’autorità del Cpi. Ieri la Corte Penale Internazionale ha spiccato un mandato d’arresto contro Gheddafi e i suoi due collaboratori per crimini contro l’umanità, commessi contro gli oppositori al suo regime a partire da metà febbraio. La decisione è una “copertura per la Nato che sta cercando ancora di uccidere Gheddafi”, ha dichiarato il ministro della Giustizia libico Mohammed al-Gamudi. Il vice ministro degli Esteri libico Khaled Kaaim ha invece detto che l’Icc “sta agendo come uno strumento di politica estera europea”. Al-Gamudi ha infine sottolineato come il suo Paese non ha sottoscritto il trattato di Roma con cui è stata fondata la Corte penale internazionale e “per questo non ne riconosce la giurisdizione”.