Toscana
LIBIA: MONS. MARTINELLI (TRIPOLI), LA CITTÀ È ISOLATA E SI SPARA SENZA PIETÀ
A Tripoli sparano a destra e sinistra senza pietà. So che è molto difficile raggiungere la capitale via Tunisi o via Malta e chiunque si muove per strada rischia di ricevere colpi di arma da fuoco. È una situazione grave e occorre molta prudenza. A parlare, in una intervista al SIR, è mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, in questi giorni in Italia per un periodo di riposo ma in continuo contatto con i sacerdoti e le suore rimasti nella capitale libica, stretta sotto assedio dai ribelli. I sacerdoti e le suore sono rinchiusi in casa racconta -. La situazione è grave e c’è un po’ di paura. Grazie a Dio finora alla comunità cristiana non è accaduto mai niente di preoccupante. Non ho mai temuto aggressioni perché i libici sono rispettosi dei luoghi di culto. Certo, ci può essere sempre qualche fanatico che può compiere un gesto insensato. Ma finora, grazie a Dio, non abbiamo mai avuto un gesto o un graffio contro la Chiesa. Mons. Martinelli è convinto che se prenderà il potere il Consiglio nazionale di transizione, come è accaduto a Bengasi, rispetteranno i luoghi di culto. I ribelli conoscono bene il vescovo di Bengasi e le suore che lavorano lì negli ospedali. Non ho motivo di pensare che siano contro di noi, perché la Chiesa è stata sempre vicino al popolo. Il vescovo non sa se Gheddafi sia fuggito oppure no: può darsi, spero di sì. (Sir)