Toscana

LIBIA: JALIL, NIENTE ESECUZIONI SOMMARIE. GHEDDAFI VERRA’ PROCESSATO

(ASCA) – ”L’epoca di Gheddafi e’ finita, anche se tutto si concludera’ soltanto con la sua cattura e con la sua condanna per i crimini che ha compiuto”. Lo ha dichiarato Mustafa Abdel Jalil, leader del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) in un’intervista a Repubblica. Secondo Jalil, Tripoli è ”all’80% sotto il nostro controllo. Restano ancora sacche di resistenza in citta’ e una grande concentrazione di truppe nella regione di Sirte, storica roccaforte del rais”. Riguardo all’eventualità di consegnare il colonnello Muammar Gheddafi e Saif Al Islam all’Aja, in caso di cattura, il leader dei ribelli ha detto: ”L’orientamento prevalente” e’ quello di ”giudicare il rais e la sua banda in patria. Con un processo ‘giusto’, si intende, ma da svolgersi in Libia. Percio’ voglio che li prendano vivi e che siano trattati diversamente da come il Colonnello trattava gli avversari. Lui sara’ ricordato solo per i crimini, gli arresti e gli assassinii politici che ha compiuto”. Jalil ha ricordato che ”tra otto mesi si terranno le elezioni legislative, parlamentari e presidenziali. Vogliamo un governo democratico e una Costituzione giusta”. ”Rispetteremo tutti i trattati presi in precedenza. Assicureremo che vengano rispettati i diritti umani e lo Stato di diritto”. La Libia del dopo-Gheddafi ”avra’ relazioni speciali con i Paesi che hanno sostenuto la nostra lotta di liberazione dal suo inizio. Tra questi, ovviamente, figura anche l’Italia”.