Toscana

LIBIA: ANCHE L’ITALIA BOMBARDERA’, OGGI VERTICE BERLUSCONI-SARKOZY

(ASCA) – L’Italia rompe gli indugi sulla crisi libica. In una telefonata con il presidente Usa Barack Obama, Silvio Berlusconi risponde positivamente alla richiesta che era venuta nei giorni scorsi dalla Nato per un maggiore impegno militare italiano anche attraverso la partecipazione ai bombardamenti. L’annuncio ufficiale è contenuto in una nota di Palazzo Chigi diffusa dopo la telefonata tra i due leader: “Nel corso del colloquio, il presidente Berlusconi ha informato il presidente Obama che l’Italia ha deciso di rispondere positivamente all’appello lanciato agli Alleati dal segretario generale della Nato”. Il comunicato spiega cosa significa la nuova posizione italiana dal punto di vista militare: “L’Italia ha deciso di aumentare la flessibilità operativa dei propri velivoli con azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico nell’intento di contribuire a proteggere la popolazione civile”. Secondo la nota: “Le azioni descritte si pongono in assoluta coerenza con quanto autorizzato dal Parlamento, sulla base di quanto già stabilito in ambito Onu e Nato, al fine di assicurare la cessazione di ogni attacco contro le popolazioni civili e le aree abitate da parte del regime di Gheddafi”. Il governo, conclude il comunicato, si impegna tuttavia a informare le commissioni Esteri e Difesa sugli sviluppi dell’intervento militare. Il nuovo orientamento di Berlusconi riceve l’immediato altolà da parte della Lega che in più occasioni aveva avanzato le proprie perplessità per l’intervento diretto nella crisi libica che rischia di far aumentare i flussi migratori verso Lampedusa. Dichiara il ministro della Semplificazione amministrativa Roberto Calderoli: “Non so cosa significhi ulteriore flessibilità, ma se questo volesse dire bombardare non se ne parla. Il mio voto in questo senso non l’avranno mai”. Il ministro leghista conferma la sua posizione in una intervista a Sky Tg24: “Noi non ci facciamo comandare né da Obama né da altri. Facciamo i nostri interessi. L’Italia ha già fatto quello che doveva fare, senza avere nulla in cambio sul fronte dell’immigrazione. Nessuna crisi. Quando un governo decide deve però decidere in maniera collegiale”. La replica a Calderoli arriva da Ignazio La Russa, ministro della Difesa: “Non saranno bombardamenti indiscriminati ma missioni con missili di precisione su obiettivi specifici. L’obiettivo è quello di evitare ogni rischio di colpire la popolazione civile”.Le tensioni all’interno del governo non sono di buon auspicio per l’esito del vertice bilaterale tra Italia e Francia che si svolge oggi a Villa Madama, a cui parteciperanno – oltre al premier Silvio Berlusconi, al presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy e al primo ministro di Parigi Francois Fillon – i ministri degli Esteri Franco Frattini e Alain Juppé, degli Interni Roberto Maroni e Claude Gueant, dell’Economia Giulio Tremonti e Christine Lagarde. Molte le questioni in agenda, con priorità al definitivo chiarimento sul problema degli immigrati tunisini in possesso del permesso di soggiorno provvisorio rilasciato dal governo italiano. La Francia, anche alla vigilia del vertice di oggi, ha continuato a ribadire le sue posizioni che prevedono il rispetto degli accordi di Schengen ma l’accoglienza degli immigrati solo nel caso in cui possiedano oltre ai documenti risorse economiche sufficienti. Sulle questioni economiche potrebbe arrivare il sostegno ufficiale di Parigi a Mario Draghi, attuale governatore della Banca d’Italia, come candidato alla presidenza della Banca centrale europea.