Toscana
LIBERTÀ RELIGIOSA (CONFERENZA IN QATAR): AL-RIFAIE (FORUM ISLAMICO), «PATTO MONDIALE TRA LE RELIGIONI CONTRO IL TERRORISMO»
Un patto mondiale tra le religioni basato sui valori condivisi di pace, di solidarietà e di bene per sconfiggere il terrorismo, il fondamentalismo e la violenza che imperversano nella società attuale. È la proposta che arriva da Doha, in Qatar, dove è in corso l’assemblea annuale della Commissione per i rapporti religiosi con i musulmani del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso (Pcdi). Intervenendo alla prima sessione dei lavori, Hamid Bin Ahmad Al-Rifaie, presidente del Forum internazionale islamico per il dialogo, ha dichiarato che “siamo tutti figli dell’unico Dio e a tutti è stato dato il compito di popolare di bene la terra”. Che tradotto in opere significa “rispettare la dignità e la libertà di ogni uomo, vivere in pace e armonia e difendere l’ambiente in cui viviamo”. Da qui la proposta del patto che deve vedere “impegnati, innanzitutto, i capi religiosi”.
A sottolineare il ruolo dei leader religiosi è stato anche Anba Pope Shenouda III, patriarca della Chiesa copto-ortodossa d’Egitto: “I capi delle religioni devono contribuire a diffondere il bene sulla terra e insegnare a non avere paura della diversità. Il dialogo interreligioso serve a conoscersi e amarsi. Si dialoga non per combattersi o guadagnare adepti ma per incontrarsi e scoprire valori comuni e condivisi”. Tuttavia, ha avvertito, a sua volta, il grande imam di Al Azhar Al-Sharif (Egitto), Mohammad Sayed Tantawi, “l’uomo non può essere obbligato a credere. Costringerlo ad abbracciare una convinzione religiosa aumenterebbe il suo distacco e il suo odio per la religione. La fede deve basata su una scelta libera e consapevole. L’Islam non accetta una fede imposta”.