Una legge quadro sulla libertà religiosa in Italia è «urgente e necessaria». Lo ha detto Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia aprendo questa mattina a Roma il convegno di studio dal titolo «Una legge sulla libertà religiosa – Urgente, inutile, impossibile?» al quale stanno prendendo parte giuristi, politici e rappresentanti di tutte le comunità religiose presenti nel nostro Paese. «Ormai da anni – spiega Aquilante – il panorama religioso italiano è sempre più pluralista per effetto dei flussi migratori ma anche dei mutamenti che sono subentrati nelle appartenenza alle chiese storiche. Vi sono ormai troppo situazioni che riguardano la quotidianità, a volte anche l’esercizio del culto strettamente inteso che restano fuori dalla norma e che non hanno copertura giuridica. A queste situazioni bisogna porre rimedio se vogliamo che da un lato le religioni contribuiscano effettivamente alla maturazione della democrazia e dall’altro impedire le ossessioni della ricerche delle identità proprie che sono sempre molto pericolose per la convivenza». «La nostra richiesta – ha aggiunto il presidente della Fcei – è rivolta alla politica perché prenda finalmente coraggio e decida di portare in parlamento una chiara legge quadro sulla libertà religiosa, superando l’impasse che si verificò anni fa». Al convegno della Fcei, oggi pomeriggio prenderanno la parola vari esponenti delle comunità religiose presenti in Italia. In un messaggio al convegno, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha scritto: «L’Italia e l’Europa sono divenuti sempre più consapevoli dell’importanza del pluralismo culturale e del dialogo interreligioso». Ciò costituisce «un fatto importante per la formazione ad una cultura improntata ai valori della laicità positiva» nella quale svolgono «un ruolo sociale» le religioni «nella prospettiva di una società pienamente aperta». Ed ha aggiunto: «Occorre promuovere una educazione al dialogo e al confronto tra le persone di diversa cultura religiosa in nome dei valori di libertà e democrazia, capisaldi della nostra Carta Costituzionale». Interpellato ad inizio dei lavori, il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti ha detto: «Penso che in Italia sia giusto e importante costruire una Legge quadro sulla libertà religiosa. Penso però anche che non ci siano le condizioni reali per farlo in questa legislatura, non solo perché mancano pochi mesi alla sua conclusione ma anche perché non ci sono le forze politiche e forse la convinzione culturale necessarie che possano sorreggere questo processo. Penso però che sia importante continuare in questo dibattito per favorire una maturazione al tema». Diverso invece è il discorso sulle Intese. In dirittura d’arrivo dovrebbero essere le Intese con la Sacra Arcidiocesi ortodossa dItalia ed esarcato per lEuropa meridionale, con la Chiesa Apostolica in Italia e la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (mormoni). (Sir)