Toscana

Liberato l’agronomo fiorentino rapito nelle Filippine

L’agronomo fiorentino Andrea Cianferoni, 29 anni, che era stato sequestrato nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 novembre a Lananorte, nei pressi della città di Kauswagan, nell’isola di Mindanao (sud delle Filippine), è stato liberato oggi (mercoledì). L’annuncio è stato dato dal capo di stato maggiore delle Forze armate filippine, generale Efren: “Una buona notizia, sono stato informato che l’italiano è stato salvato”. Era stato chiesto un riscatto di circa 5.000 dollari, una cifra esigua che denota l’occasionalità del sequestro, operato probabilmente da una banda di delinquenti qualunque.

Il sequestro di Cianferoni – un agronomo di Firenze che lavora per l’Organizzazione non governativa Movimondo – è durato poco più di 24 ore. Al momento del sequestro Andrea Cianferoni, che si trova nelle Filippine da due anni e sta lavorando con tre connazionali ad un progetto di sicurezza alimentare, era in automobile con due colleghi filippini. La vettura era stata fermata da quattro uomini armati, che avevano rilasciato i filippini e preso in ostaggio l’italiano. A distanza di poche ore dal rapimento i sequestratori hanno affidato al loro stesso ostaggio il compito di quantificare il riscatto (300 mila pesos filippini, circa 5.000 dollari).Secondo il colonnello Ben Dolorfino, dei Marines filippini, l’agronomo fiorentino è “stato rilasciato grazie a negoziati”, facilitati dal contributo del Fronte islamico di liberazione Moro (Milf). principale organizzazione separatista musulmana delle Filippine, che ha bloccato la strada ai rapitori per impedire loro di fuggire. Il Milf, forte di 11.000 uomini, conduce da decenni una guerriglia nel sud delle Filippine, ma da due anni osserva una tregua e dovrebbe iniziare entro la fine del 2004 negoziati con il governo di Manila. Il portavoce del Fronte, Eid Kabalu, aveva negato qualsiasi coinvolgimento del gruppo nel rapimento. Il colonnello Dolorfino ha aggiunto che i negoziatori hanno portato l’italiano nella città di Iligan, nel sud delle Filippine. Secondo un portavoce dei Marines, i due colleghi filippini di Cianferoni erano stati liberati in cambio di 60.000 pesos (circa 1.000 dollari). Prima delle Filippine, Cianferoni aveva trascorso sei mesi in Ecuador, facendo una sorta di tirocinio dopo la laurea, per conto di una ditta di Arezzo. Per preparare la tesi sulle piante tropicali e subtropicali era stato invece in Sudafrica. Il padre, Roberto Cianferoni, descrive Andrea come un “bestione di 130 chili, forse 130 chili esagero”, dal carattere taciturno e tranquillo, che “va d’accordo con tutti”. Movimondo