Continuano anche oggi gli intensi combattimenti tra l’esercito libanese e i miliziani del gruppo radicale Fatah al Islam iniziati ieri attorno al campo profughi palestinese di Nahr al-Bared vicino Tripoli, principale città del nord del Libano. Secondo fonti della sicurezza, citate dall’agenzia italiana Ansa’, i militari di Beirut stanno bombardando con l’artiglieria le postazioni dei miliziani all’ingresso del campo che ospita 40.000 rifugiati; le tv del paese del cedri’ mostrano alte colonne di fumo nero che si levano nel cielo, ma per il momento non si ha notizia di nuove vittime. Secondo un bilancio aggiornato, i combattimenti di ieri hanno provocato almeno una cinquantina di morti: 27 soldati libanesi, alcuni dei quali uccisi in agguati o imboscate mentre erano fuori servizio nell’area di Tripoli prima che divampassero gli scontri, oltre a 17 miliziani e due civili; più di un centinaio i feriti, inclusi diversi civili. In base a un accordo siglato nel 1969 in sede di Lega Araba l’esercito libanese non può penetrare all’interno dei 12 campi profughi palestinesi presenti nel paese, ritenuti le basi di diversi gruppi armati.Misna
