Una calma precaria si registra questa mattina nelle zone del Monte Libano teatro ieri degli ultimi intensi combattimenti tra sostenitori della maggioranza e dell’opposizione libanese, mentre a Beirut la massiccia presenza dell’esercito nelle strade sta garantendo un progressivo ritorno alla normalità anche se la tensione resta alta in alcune zone e non tutte le scuole e gli uffici hanno ancora riaperto. Fonti giornalistiche libanesi fanno sapere che almeno 10 persone sono morte e 36 sono rimaste ferite nei combattimenti iniziati ieri sera, e proseguiti durante la notte, tra uomini armati legati ad Hezbollah e altri fedeli all’esponente druso Walid Jumblatt nella zona del Monte Libano e nelle aree di Choufayet, AItat e Kayfoun, a sud est della capitale Beirut. Anche qui la situazione sarebbe rientrata dopo l’intervento dell’esercito. In totale, secondo bilanci ancora ufficiosi, tra le 40 e le 50 persone sarebbero morte negli scontri tra gruppi armati di differente posizione politica iniziati mercoledì scorso. Per mettere fine al clima esplosivo degli ultimi giorni una crisi che l’agenzia di stampa francese Afp’, particolarmente informata sulla situazione libanese, definisce un’estensione dello scontro tra gli Stati uniti e i suoi alleati arabi contro la Siria e l’Iran ieri si è tenuta una riunione d’emergenza della Lega Araba. Dopo aver condannato le violenze, aver “respinto l’uso della forza per raggiungere obiettivi politici al di fuori della legittimità costituzionale” e aver chiesto il “ritiro di tutte le armi dalle strade”, la Lega araba ha annunciato l’invio di una delegazione di alto livello a Beirut per discutere gli ultimi sviluppi della situazione con la dirigenza libanese. In una risoluzione adottata al termine dell’incontro tenuto ieri al Cairo, si chiede con urgenza ai politici libanesi di “partecipare a una riunione per discutere della situazione pericolosa in Libano ed elaborare un calendario urgente di iniziative per uscire dalla crisi. La delegazione araba che dovrà raggiungere Beirut in tempi molto rapidi sarà guidata dal Qatar e includerà rappresentanti di Algeria, Gibuti, Giordania, Marocco, Emirati Arabi Uniti, Yemen e il segretario generale della Lega, Amr Moussa. L’iniziativa araba intende mettere intorno a un tavolo i tre principali esponenti dell’opposizione (il presidente del parlamento, Nabih Berri, l’esponente cristiano Michel AOun e il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah) con il primo ministro Fuad Siniora, il capo della maggioranza parlamentare Saad Hariri e l’ex-presidente Amin Gemayel.Misna