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LIBANO, RAPPORTO ONU: IDENTIFICATI GLI ASSASSINI DI HARIRI?

Persone coinvolte nell’assassinio dell’ex-primo ministro libanese Rafik Hariri sarebbe state identificati dagli investigatori dell’ONU secondo un rapporto reso pubblico ieri che conferma quanto già emerso in documenti precedenti. Si tratta dell’ottavo rapporto intermedio redatto dal belga Serge Brammertz, capo della Commissione d’inchiesta internazionale indipendente sugli attentati in Libano dall’uccisione di Hariri e di altre 22 persone in un attentato con un’auto-bomba il 14 febbraio 2005. Le tensioni attuali nel paese, l’assassinio del deputato antisiriano Walid Eido, i combattimenti in corso tra l’esercito ed i miliziani di Fatah al-Isam a Nahr al-Bared, l’uccisione di sei ‘caschi blu’ dell’ONU durante un attacco ad un convoglio, sono elementi che potrebbero avere un impatto negativo sullo svolgimento e l’esito dell’inchiesta, sostiene il documento. Il rapporto di Brammertz consegnato ieri dal Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon al Consiglio di Sicurezza fa anche riferimento al Tribunale internazionale creato a maggio per giudicare gli assassini di Hariri. La Siria, sospettata di essere il mandante della morte di Hariri, visto come un antisiriano, ha sempre negato ogni responsabilità nella vicenda. A conclusione dell’inchiesta il Tribunale – creato con la risoluzione 1757 – dovrebbe giudicare i responsabili della morte dell’ex-primo ministro del ‘paese dei cedri’; la sede della corte non è stata ancora designata.Misna